Carriera alias, depositata interrogazione parlamentare
E' stata depositata da 23 senatori di Fratelli d’Italia un’interrogazione parlamentare diretta al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per chiedergli se intende intervenire per cancellare la norma che prevede l’introduzione della carriera alias nelle scuole.
Ti ricordiamo che la carriera alias è un escamotage giuridico per il quale vengono surrettiziamente legittimate le istanze LGBT nelle scuole, consentendo a coloro che si auto percepiscono con un’identità sessuale differente da quella della nascita, di vedersi per esempio riconosciuto il cambio di nome e quant’altro.
Grazie anche all’operato di Generazione Voglio Vivere, la politica si è finalmente mossa; adesso vedremo cosa risponderà il ministro nella risposta che ragionevolmente darà a settembre.
Ti ricordiamo infatti che Generazione Voglio Vivere, su questo specifico tema, ha indetto una petizione online che è ancora attiva e che ti invitiamo a firmare.
Ti ricapitoliamo brevemente la questione:
Il 14 luglio è stata firmata l’ipotesi di contratto collettivo nazionale per il personale della scuola tra l’Aran – l’Agenzia per la rappresentanza negoziale della pubblica amministrazione – e i sindacati.
Il dato che ha fatto sobbalzare in molti si trova all’art. 21, che si intitola “Transizione di genere”, dove vi è scritto:
«Al fine di tutelare il benessere psicofisico di lavoratori transgender, di creare un ambiente di lavoro inclusivo, ispirato al valore fondante della pari dignità umana delle persone, eliminando situazioni di disagio per coloro che intendono modificare nome e identità nell’espressione della propria autodeterminazione di genere, le Amministrazioni riconoscono un’identità alias al dipendente che ha intrapreso il percorso di transizione di genere di cui alla legge n. 164/1982 (…)»
La cosa più assurda è che il ministro Valditara, davanti a questi rilievi incontestabili, ha sostanzialmente giustificato la norma, quasi a voler dire che su questo tema non si può fare niente, ormai.
Risposta che è a dir poco inaccettabile, ricordando tra l’altro al ministro che lui è espressione di una forza politica, la Lega, la quale nel programma elettorale con cui si è presentata alle ultime elezioni politiche, si è impegnata pubblicamente nel:
«Contrasto all’ideologia di genere e alla fluidità in più settori della società (scuola, sport, carceri, documenti pubblici)».
E, su questo tema in modo particolare, si legge ancora:
«servirà un’attenta opera di monitoraggio su: progetti didattici, percorsi di educazione civica, corsi per docenti, documenti ministeriali sensibili, fino alla recente diffusione della “carriera alias” procedura che introduce il concetto della fluidità di genere e determina una palese forzatura giuridica». (Programma di governo della Lega, p. 75).
Caro ministro, lei è tenuto al rispetto del mandato che i cittadini hanno conferito a questa maggioranza parlamentare.
I cittadini che hanno votato centro-destra esigono che vengano rispettati i programmi elettorali di ciascuna forza politica.
La Lega, come noi abbiamo visto, su questo tema ha una posizione chiara e netta.
Ebbene, dove sono le interrogazioni dei parlamentari leghisti?
È ora di finirla!
I cittadini esigono che venga bloccata subito questa norma, altrimenti noi e molti altri si ricorderanno di questo tradimento, nel momento opportuno, a partire dalle elezioni europee del prossimo anno.
Dacci la forza di gridare ad alta voce questa denuncia, sostenendo la nostra azione e forzando la politica ad agire.
E' stata depositata da 23 senatori di Fratelli d’Italia un’interrogazione parlamentare diretta al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per chiedergli se intende intervenire per cancellare la norma che prevede l’introduzione della carriera alias nelle scuole.
Ti ricordiamo che la carriera alias è un escamotage giuridico per il quale vengono surrettiziamente legittimate le istanze LGBT nelle scuole, consentendo a coloro che si auto percepiscono con un’identità sessuale differente da quella della nascita, di vedersi per esempio riconosciuto il cambio di nome e quant’altro.
Grazie anche all’operato di Generazione Voglio Vivere, la politica si è finalmente mossa; adesso vedremo cosa risponderà il ministro nella risposta che ragionevolmente darà a settembre.
Ti ricordiamo infatti che Generazione Voglio Vivere, su questo specifico tema, ha indetto una petizione online che è ancora attiva e che ti invitiamo a firmare.
Ti ricapitoliamo brevemente la questione:
Il 14 luglio è stata firmata l’ipotesi di contratto collettivo nazionale per il personale della scuola tra l’Aran – l’Agenzia per la rappresentanza negoziale della pubblica amministrazione – e i sindacati.
Il dato che ha fatto sobbalzare in molti si trova all’art. 21, che si intitola “Transizione di genere”, dove vi è scritto:
«Al fine di tutelare il benessere psicofisico di lavoratori transgender, di creare un ambiente di lavoro inclusivo, ispirato al valore fondante della pari dignità umana delle persone, eliminando situazioni di disagio per coloro che intendono modificare nome e identità nell’espressione della propria autodeterminazione di genere, le Amministrazioni riconoscono un’identità alias al dipendente che ha intrapreso il percorso di transizione di genere di cui alla legge n. 164/1982 (…)»
La cosa più assurda è che il ministro Valditara, davanti a questi rilievi incontestabili, ha sostanzialmente giustificato la norma, quasi a voler dire che su questo tema non si può fare niente, ormai.
Risposta che è a dir poco inaccettabile, ricordando tra l’altro al ministro che lui è espressione di una forza politica, la Lega, la quale nel programma elettorale con cui si è presentata alle ultime elezioni politiche, si è impegnata pubblicamente nel:
«Contrasto all’ideologia di genere e alla fluidità in più settori della società (scuola, sport, carceri, documenti pubblici)».
E, su questo tema in modo particolare, si legge ancora:
«servirà un’attenta opera di monitoraggio su: progetti didattici, percorsi di educazione civica, corsi per docenti, documenti ministeriali sensibili, fino alla recente diffusione della “carriera alias” procedura che introduce il concetto della fluidità di genere e determina una palese forzatura giuridica». (Programma di governo della Lega, p. 75).
Caro ministro, lei è tenuto al rispetto del mandato che i cittadini hanno conferito a questa maggioranza parlamentare.
I cittadini che hanno votato centro-destra esigono che vengano rispettati i programmi elettorali di ciascuna forza politica.
La Lega, come noi abbiamo visto, su questo tema ha una posizione chiara e netta.
Ebbene, dove sono le interrogazioni dei parlamentari leghisti?
È ora di finirla!
I cittadini esigono che venga bloccata subito questa norma, altrimenti noi e molti altri si ricorderanno di questo tradimento, nel momento opportuno, a partire dalle elezioni europee del prossimo anno.
Dacci la forza di gridare ad alta voce questa denuncia, sostenendo la nostra azione e forzando la politica ad agire.