È finita la pacchia, mettetevelo bene in testa!

È finita la pacchia, mettetevelo bene in testa!

E' tornata la caccia alle streghe.

Ed a farla è la Sinistra italiana, in primis, ma con l’appoggio forte dei “cuginetti” europei.

Ad essere messo sotto accusa, questa volta, è stato un emendamento all’art. 44 del quarto decreto per l’attuazione del Pnrr, sul cui voto il governo ha posto la fiducia. Che cosa prevede questo emendamento?

Che le Regioni, nell’organizzare i servizi dei consultori, possano «avvalersi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, del coinvolgimento di soggetti del terzo settore» con «una qualificata esperienza nel sostegno alla maternità». Tutto qui.

Comprese le associazioni pro-life, ovvio. Nulla che interferisca con la libertà delle donne, anzi semmai una presenza importante per aiutarle a riflettere e per offrire loro sostegno nelle difficoltà.

Ripetiamo, nulla di strano o di nuovo. Perché è già previsto anche dalla legge 194 del 1978, quella che ha introdotto l’aborto in Italia.

All’art. 2 prevede, infatti, per i consultori la facoltà di avvalersi, «sulla base di appositi regolamenti o convenzioni, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato».

Nessun “caso” politico, dunque. Ma la Sinistra abortista ha deciso di sollevare su questo il solito polverone ideologico, forse nella vana speranza di poter racimolare qualche voto in vista delle prossime scadenze elettorali.

Purtroppo per le Sinistre l’unica “libertà”, che hanno le donne, è solo quella di abortire. Terribile, ma è così. E le polemiche di questi giorni lo dimostrano.

Il solo fatto che l’emendamento coinvolga anche le sigle «pro-life» nei consultori ha scatenato Pd e Cinquestelle, che hanno parlato di un atto «vergognoso», una «politica oscurantista», l’«ennesima offesa ai diritti della donna e alla sua autodeterminazione». Tutte affermazioni gratuite e infondate.

Ciò grazie anche ai rinforzi dall’estero, come quello del ministro per l’Uguaglianza spagnolo, Ana Redondo, guarda caso socialista, che, scandalizzata, ha fantasticato una «strategia dell’estrema destra: minacciare per togliere diritti, per frenare la parità».

Niente di vero, ma non importa. Alle Sinistre basta urlare slogan femministi triti e ritriti, chissà mai che qualcuno, male informato o in cattiva fede, ci creda. Anche calpestando l’autonomia ed il rispetto diun Paese sovrano con un governo, che di “estremo” proprio non ha nulla…

Oltre tutto, col solito coro di media, pronti ad un servile sostegno, come il giornale spagnolo di sinistra, elDiario.

Oppure anche il laburista britannico The Guardian, che addirittura parla – a sproposito – di fantomatici «gruppi di pressione» infiltratisi «nei consultori», finanziati dalle Regioni di Centrodestra. Pura fantascienza…

Puntuale invece la replica del premier italiano, Giorgia Meloni: «Varie volte ho ascoltato ministri stranieri, che parlano di questioni interne italiane senza conoscerne i fatti. Normalmente, quando si è ignoranti su un tema, si deve avere almeno la buona creanza di non dare lezioni».

Concetto fatto proprio e ribadito anche dal ministro della Famiglia, Eugenia Roccella, che ha aggiunto: «Suggerisco ai rappresentanti di altri Paesi di non basare le proprie opinioni sulla propaganda della Sinistra italiana». Chiaro, no?

E quanto pretestuosa sia la polemica agitata da Pd e Cinquestelle si capisce anche dall’ordine del giorno, prontamente bocciato dalla Camera, con cui l’on. Gilda Sportello, pentastellata, ha chiesto un’“iniezione” di «figure professionali non obiettrici di coscienza» nei consultori.

Capito? Il pretesto è parso buono alle Sinistre, per usarlo come cavallo di Troia nella loro lotta contro l’obiezione di coscienza! Estromettendo al contempo tutte le sigle pro-life, mossa in pieno contrasto con la stessa legge sull’aborto in vigore da 46 anni!

È inutile che costoro sbraitino così tanto. Non hanno ancora capito con chi hanno a che fare.

A fronte delle loro menzogne, noi, insieme, saremo pazientemente pronti a spiegare al nostro prossimo come stanno le cose veramente, ogni qualvolta se ne imporrà la necessità.

Ti chiediamo dunque di darci una mano, perché è giunto il momento che aspettavamo da tanto, troppo tempo. È giunta l’ora di contrattaccare con forza e determinazione.

È finita la pacchia, cari miei, mettetevelo bene in testa!


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