Embrioni condannati a morte: la Fivet peggio dell’aborto

Embrioni condannati a morte: la Fivet peggio dell’aborto

Oggi l’aborto non è l’unica condanna a morte che pende sul capo dei bambini non ancora nati.

Abbiamo letto con orrore i dati diffusi dall’organizzazione pro-life Live Action, elaborando le cifre fornite dall’ultimo rapporto annuale della SART-Society for Assisted Reproductive Technology.

Ebbene, da ciò risulta in modo chiaro come il numero di embrioni morti a causa della fecondazione in vitro superi ogni anno in modo sostanziale quello dei bambini uccisi con l’aborto.

Incredibile, vero? Eppure, tenendo conto delle medie degli embrioni “in eccesso” creati e scartati dal processo richiesto dalla Fivet, si è giunti a stimare cifre, che mi lasciano sgomento!

1.964.884 embrioni non sono sopravvissuti per l’impianto ed altri 1.759.664 sono stati congelati, distrutti, donati per la ricerca o rilasciati per l’adozione. Disumano!

Viceversa, l’Istituto Guttmacher, pro-choice, ha calcolato che nel 2023 negli Usa sono stati effettuati almeno 1.037.880 aborti (forse di più, essendo i dati comunque carenti e parziali).

Il che conferma la tesi di partenza. Oggi muoiono più embrioni in vitro di quanti non siano quelli eliminati con l’aborto! Viviamo nell’era di Erode, questo è certo!

E questi numeri si riferiscono solo agli Stati Uniti. Quanti saranno quelli che subiscono un’analoga, terribile sorte in Europa? E nel mondo intero?

A volte ce lo chiediamo: ma siamo esseri umani o mostri? Affermava già la Carta dei Diritti della Famiglia, pubblicata dalla Santa Sede nel 1983, all’art. 4b:

«Il rispetto per la dignità dell’essere umano esclude ogni sorta di manipolazione sperimentale o sfruttamento dell’embrione umano».

Non solo. Ancor più esplicita è l’Istruzione «Il rispetto della vita umana nascente e la dignità della procreazione», redatta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede nel 1987.

Al punto 5 richiama la contrarietà della Chiesa, dal punto di vista morale, alla fecondazione in vitro, tanto eterologa quanto omologa.

E ciò in quanto tale tecnica è «in sé stessa illecita e contrastante con la dignità della procreazione e dell’unione coniugale».

Sant’Agostino disse in un celebre sermone, con estrema chiarezza: «Roma locuta, causa finita». Ovvero la Chiesa si è espressa, non c’è più spazio per ulteriori distinguo fatti di “se” e di “ma”.

Ma quanti lo sanno? Di questa vera e propria “strage degli innocenti” non trovi notizia sulla grande stampa. Vengono eliminati nel silenzio di tutti.

La loro vita termina in un laboratorio, senza che nemmeno questi embrioni vedano mai la luce. Noi diciamo: “Basta!”. Simili procedure non sono né accettabili, né umane!

Sappiamo che anche tu sei d’accordo con noi, perché altro volte ce lo hai dimostrato, sostenendo fattivamente gli stessi Ideali e gli stessi Valori.

Aiutaci anche stavolta a promuovere una vasta campagna d’informazione, che faccia sapere alla gente come stiano realmente le cose, perché molti, troppi sono coloro che lo ignorano.

Per questo intendiamo servirci dei social, che sono il mezzo più veloce e sicuro per raggiungere tanti in poco tempo. Ma hanno un costo, di cui da soli non possiamo farcene carico. Abbiamo bisogno del tuo aiuto!

Il processo di fecondazione in vitro è gravemente immorale, perché comporta la creazione consapevole per ogni coppia di decine di embrioni umani “in eccesso”, destinati ad essere eliminati.

Negli Stati Uniti sono stati oltre un milione quelli congelati e conservati dopo la fecondazione in vitro. Ma il 93% di loro, alla fine, è destinato ad essere distrutto.

Ed in Europa? E nel resto del mondo? Accade lo stessa cosa, non farti illusioni!

Ha dichiarato all’agenzia LifeSiteNews Nancy Flanders di Live Action: «La fecondazione in vitro non riguarda la creazione della vita, ma il suo controllo»

Ed ha accusato, pertanto, a chiare lettere la Fivet, di stabilire arbitrariamente ed aprioristicamente «quali vite siano accettate come degne e quali invece vengano automaticamente distrutte».

C’è chi dice no. L’anno scorso la Corte Suprema dell’Alabama ha stabilito che gli embrioni congelati debbano esser considerati per quel che sono ovvero bambini, vittime di morte illecita.

Purtroppo tale presa di posizione non basta! Favorevole alla fecondazione in vitro è la stragrande maggioranza dei Repubblicani Usa.

Il presidente, Donald Trump, ha persino promesso di promulgare un nuovo “diritto federale” alla FIVET, sia tramite sussidi diretti sia tramite l’obbligo assicurativo (benché con esenzioni religiose).

Tutto questa complica tremendamente le cose. Non si capisce di rendersi in questo modo colpevoli della morte e della distruzione di milioni di embrioni, quindi di bambini congelati!

Dobbiamo allora creare un vasto movimento popolare di persone che prenda coscienza della situazione reale ed aiuti chi ci governa ad aprire gli occhi!

Aiutaci, con la tua migliore offerta, a lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione su questo importante argomento. Basta embrioni condannati a morte!

Non rendiamocene complici!

 

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