
Fermiamo l’aborto camuffato: basta bugie sulla pillola “ellaOne”!
Dietro l’immagine rassicurante di un “contraccettivo d’emergenza” si nasconde una realtà drammatica: ellaOne è un farmaco con potenziale abortivo, venduto senza ricetta, senza controlli, senza consapevolezza.
È questa la nuova frontiera dell’aborto: silenzioso, camuffato, normalizzato.
La scienza lo conferma! Uno studio pubblicato sul prestigioso New England Journal of Medicine ha rivelato che due sole compresse di ellaOne provocano l’aborto fino alla nona settimana con un'efficacia del 97%.
Un risultato praticamente identico a quello della RU486. Eppure, viene ancora presentata come se inibisse soltanto l’ovulazione. Un inganno inaccettabile!
Una vendita fuori controllo
Nel frattempo, l’uso del farmaco è esploso: da meno di 8.000 confezioni vendute nel 2012 si è passati a oltre 290.000 nel 2018.
Una crescita vertiginosa e allarmante che testimonia la diffusione incontrollata di un principio attivo potenzialmente epatotossico, che consente aborti autoindotti, spesso al di fuori di qualsiasi assistenza medica. È così che si tutela la salute delle donne?
Anche i farmacisti si trovano sotto pressione. A Lucca, una farmacista ha rifiutato di vendere ellaOne a una cliente, giudicandola abortiva e pericolosa. La sua scelta ha scatenato proteste e un sit-in davanti alla farmacia.
Un episodio che ha riacceso il dibattito sull’obiezione di coscienza: un diritto sempre più sotto attacco, in un clima dove chi difende la vita viene additato come un nemico della libertà.
Dove siamo arrivati se chi difende la vita viene messo alla gogna, mentre chi promuove l’aborto viene celebrato?
Per contrastare la disinformazione e fermare l’espansione silenziosa dell’aborto mascherato, vogliamo lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione su Facebook. Ma per farlo, abbiamo URGENTE bisogno del tuoi aiuto!
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Aborto mascherato da contraccezione
Il senatore Gasparri (Forza Italia), da sempre schierato in difesa della vita, ha portato la questione in Parlamento, chiedendo al Ministro della Salute di bloccare la distribuzione libera della pillola e lanciare campagne di informazione che ne rivelino la vera natura.
Questa la sua denuncia pubblica: «EllaOne è venduta come contraccettivo di emergenza, ma provoca aborto. È un grave inganno che mette a rischio la salute delle donne. Abbiamo presentato un'interrogazione al ministro della Salute per sapere se intenda fermarne la libera distribuzione e promuovere campagne di informazione per chiarire la reale natura di questo prodotto.»
Una voce chiara, ferma, coraggiosa. Ma servono altre voci. Serve un fronte compatto per la verità!
Lo Stato che organizza l’aborto
Ma mentre il governo prende tempo, l’Istituto Superiore di Sanità pubblica mappe dettagliate per facilitare l’accesso all’aborto in tutta Italia, trasformando l’interruzione di gravidanza in una procedura “guidata”, rapida, quasi burocratica.
E nel frattempo, le voci pro-choice alzano il volume, parlando ossessivamente di “diritti riproduttivi” come se sopprimere una vita fosse un gesto qualunque, privo di peso morale, di dolore, di conseguenze.
Nel mezzo, tante donne vengono illuse, spinte verso scelte drammatiche senza informazioni complete, spesso sole, spesso giovanissime. E le istituzioni tacciono. O peggio, favoriscono.
Basta silenzi: è tempo di difendere la vita!
Basta menzogne. Basta pillole abortive vendute come caramelle. Basta con la retorica dell’autodeterminazione che maschera l’abbandono delle donne e l’eliminazione dei figli.
La vita va protetta. Sempre! Chi ha il coraggio di dirlo non è un fanatico, è un essere umano con coscienza.
E ora, più che mai, è necessario agire! Sostieni la nostra grande campagna di sensibilizzazione online per difendere la sacralità della vita dal suo primo istante e la dignità di ogni persona.
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