Gli interventi di procreazione artificiale? A carico tuo!

Gli interventi di procreazione artificiale? A carico tuo!

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha dichiarato che a partire dal 1° gennaio 2024 “ogni donna, in qualunque Regione risieda, potrà ricorrere” alla procreazione medicalmente assistita “dietro il pagamento di un ticket”.

Questo in virtù del fatto che per la prima volta nella storia sono stati inseriti tra i Livelli essenziali di assistenza (LEA), a carico della spesa pubblica, gli interventi di Procreazione medicalmente assistita (PMA).

Secondo il ministro Schillaci, questa misura contribuisce alla sfida al sostegno della natalità.

Misura che è stata resa possibile soltanto dopo aver approvato il decreto tariffe.

Ricorderai che di tale decreto ti avevamo già parlato in passato.

Si tratta in sostanza di un tariffario relativo alle attività, ai servizi e alle prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale deve erogare gratuitamente (o quasi) a tutti i cittadini.

Ebbene, come ti abbiamo detto in apertura, tra i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) vi sono adesso anche gli interventi di procreazione assistita, oltre alla distribuzione gratuita delle pillole anticoncezionali.

Costi che sono a carico del contribuente, ossia a carico tuo.

Ti ricordiamo che soltanto la distribuzione gratuite delle pillole anticoncezionali ammonta a circa 140 milioni di euro.

Ci torniamo a chiedere e ti torniamo a rivolgere l’interrogativo che ponevamo qualche mese fa:

Ma perché non investire 140 milioni di euro (ma probabilmente molto di più ) in personale medico, in strutture di Pronto Soccorso, nella messa a disposizione di maggiori posti letto?

Perché rosicchiare le già esigue risorse di spesa per finanziare misure “ideologiche”?

Le vere emergenze del Paese sono altre, ad iniziare da una seria e robusta campagna per la natalità che attendiamo dal Governo con impazienza.

L’invito è di cogliere l’insieme degli aspetti che entrano in gioco quando si parla di Procreazione medicalmente assistita o procreazione artificiale.

Avendo la chiara consapevolezza che, come osserva il Documento della Congregazione per la Dottrina della Fede: Il rispetto della vita umana nascente e la dignità del matrimonio.

“I valori fondamentali connessi con le tecniche di procreazione artificiale umana sono due: la vita dell’essere umano chiamato all’esistenza e l’originalità della sua trasmissione nel matrimonio. Il giudizio morale su tali metodiche di procreazione artificiale dovrà quindi essere formulato in riferimento a questi valori”.

Ti invitiamo caldamente a leggere questo importante documento, in modo da renderti conto di cosa si sta parlando.

Ricordandoti inoltre che nel documento v’è scritto che “la legge civile non potrà accordare la sua garanzia a quelle tecniche di procreazione artificiale che sottraggono a beneficio di terze persone (medici, biologi, poteri economici o governativi) ciò che costituisce un diritto inerente alla relazione fra gli sposi e non potrà perciò legalizzare il dono di gameti tra persone che non siano legittimamente unite in matrimonio”.


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