Guai a difendere i principi non negoziabili!

Guai a difendere i principi non negoziabili!

Guai a difendere i principi non negoziabili!

“L’unica cosa concreta che ha fatto (Meloni) sulla sanità pubblica in un anno e mezzo è far entrare gli antiabortisti nei consultori per fare pressioni sulle donne, ha dichiarato alcune ore fa la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.

“La visione di Meloni proviene da una cultura che è fascista, che si basa sul nazionalismo assoluto. La vera cultura originaria del progetto europeo non abolisce le nazioni ma le unisce per un progetto comune ed è pronta a rinunciare alla sovranità per un’Europa più forte insieme”, ha osservato il candidato alla Commissione Europa del Partito Socialista Europeo, il lussemburghese Nicolas Schmit.

Quest’ultimo, qualche giorno fa, aveva già dichiarato che la premier italiana “è un lupo travestito di agnello” e che in realtà “non è diventata una grande democratica e non ha davvero rotto con il passato fascista suo e del suo partito”.

Concludendo che “l’obiettivo di Meloni è trasformare l’Italia in una società stile Orban”, facendo riferimento alla restrizione dell’informazione e all’avversione nei confronti dell’aborto e delle politiche pro-LGBT.

Da queste dichiarazioni, e da tante altre di simile tenore, emerge una cosa chiara.

La vera cultura, la civiltà con ‘c’ maiuscola è monopolio dei progressisti, degli “illuminati”, di coloro che detengono l’unico e reale monopolio sulla parola democrazia.

La democrazia di cui tanto sbraitano non contempla maggiore possibilità di scelta, bensì minore accettazione se non si sposano le tesi che “loro” sostengono.

E allora, il grimaldello per delegittimare l’avversario politico, è sempre il solito: la deriva autoritaria, il fascismo… ma soprattutto, l’avversione alle “libertà civili”, come il “diritto all’aborto” e le politiche pro-LGBT

E sai da cosa verrebbe desunto che provi “avversione” o, addirittura, che sei ostile alle minoranze, se non proprio “omofobo”?

Dal fatto che nelle dichiarazioni, così come nei disegni di legge che porti avanti, metti al centro dell’azione politica la difesa e la promozione della famiglia fondata su uomo e donna.

Dalla difesa a spada tratta che fai della vita umana, dal concepimento alla morte naturale, ricordando che quando si sproloquia di aborto, suicidio assistito, eutanasia e si parla di “libertà”, sarebbe il caso di farsi un attento esame di coscienza, perché libertà e “morte” sono due termini antitetici.

Dall’attenzione che poni verso il tema educativo; dall’emergenza che lanci quando qualcuno osa dirti che è del tutto “normale” che dei bambini vengano indottrinati a scuola (all’oscuro dei genitori) sulla sessualità, che qualcuno spieghi loro che genere sessuale e sesso biologico sono cose differenti, e che, in fondo, tutto o quasi va bene, purché “si sia responsabili”.

Ricordati che questa controfigura denominata Unione Europea non ha niente a che vedere con la reale Europa, fondata sulla tradizione greco-romana e cristiana.

Alle elezioni dell’8-9 giugno si confronteranno proprio queste due visioni opposte di Europa, quella ideologica e artificiale dei progressisti e dei “finti” moderati (in politica è necessaria chiarezza) e quella che ha a cuore il suo passato, il bagaglio di valori trasmessogli dalla civiltà che l’ha preceduta, per poter meglio costruire il presente ed edificare il futuro.

È assolutamente importante che quando ti recherai alle urne non dimentichi che siamo nel mezzo di una battaglia in cui in gioco ci sono anche e soprattutto opposte visioni del mondo e non semplicemente opposte ricette programmatiche in campo economico o internazionale.

Non dimenticarlo!

A tal proposito, a questo link potrai trovare una breve guida al voto sulla base dei programmi elettorali delle principali formazioni politiche che ho avuto modo di esaminare.

Ricorda che il futuro dell’Europa conta da te e dal voto che darai. Non farti “infinocchiare” da presunti esperti, persone che parlano bene e magari sanno anche molto di economia e di politica internazionale (tematiche importantissime, per carità) ma che poi negano la dignità umana, votando contro i principi non negoziabili (vita, famiglia, libertà educativa).

È esattamente dall’aderenza a questi ultimi, è dalla loro difesa e promozione che deve iniziare la valutazione di un candidato o di un partito per cui votare.

Per tale motivo, ti chiediamo di darci il massimo sostegno morale ed economico che sei in grado di dare, per intensificare gli sforzi in questi ultimi giorni utili per spingere italiane e italiani a recarsi ai seggi e compiere la scelta migliore.


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