I cattolici non possono esser favorevoli all’aborto! Ma pochi lo sanno. Così, a Roma…

I cattolici non possono esser favorevoli all’aborto! Ma pochi lo sanno. Così, a Roma…

Si sono percentuali che francamente non ci lasciano tranquilli. Ti spieghiamo di cosa si tratta.

Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos, in Italia il 73% della popolazione sarebbe favorevole all’aborto, solo il 13% ritiene che debba essere illegale. Il 14% non si è espresso.

Allo stesso tempo nel nostro Paese, però, secondo una ricerca Censis del 2024, il 71,1% della popolazione si dichiara cattolico. Il che significa una cosa sola.

Sovrapponendo tali dati, si ricava necessariamente come la maggioranza dei cattolici sia oggi favorevole all’aborto. In totale contrasto con l’insegnamento della Chiesa di sempre.

Nei giorni scorsi a Roma, a due passi da piazza San Pietro, il gruppo «Catholics for Choice» ha esposto un enorme striscione.

In esso si chiedeva espressamente la revoca dello status di osservatore permanente alle Nazioni Unite, riconosciuto alla Santa Sede. E sai perché?

Il Vaticano dovrebbe essere escluso dalle riunioni dell’Onu, secondo tale organizzazione, in quanto la sua presenza renderebbe impossibile la promozione dell’aborto e della contraccezione.

E si opporrebbe così al conseguimento degli obiettivi già stabiliti dalla Dichiarazione di Pechino del 1995.

Questo è lo stesso gruppo che lo scorso ottobre inscenò una protesta, sempre fuori dal Vaticano, chiedendo che il Sinodo sulla sinodalità promuovesse l’«inclusione di donne e persone Lgbtq+».

Non si era mai visto niente di simile! Certo, diversi vescovi e cardinali, soprattutto statunitensi, hanno già sconfessato il gruppo «Catholics for Choice», dichiarandone i membri scomunicati.

Ma le cifre dei sondaggi sopra riportate dimostrano quanto la “cultura” di morte, abortista, femminista e genderista, sia ormai penetrata e generalmente accettata dall’opinione pubblica. 

Val la pena ricordare quel che dice la Chiesa cattolica in merito all’aborto, perché molti, troppi devono esserselo dimenticato (o forse non è mai stato nemmeno loro insegnato a dottrina).

Afferma il Catechismo: «L’aborto diretto, voluto come fine o come mezzo, è gravemente contrario alla legge morale» (n. 2271).

«La Chiesa sanziona con una pena canonica di scomunica questo delitto contro la vita umana» (n. 2272). Scomunica, si precisa, «latæ sententiæ» ovvero immediata.

Il testo è molto chiaro. Non è possibile dirsi cattolici ed essere, al contempo, favorevoli all’aborto. Ma ci rendiamo conto che oggi è urgente ribadirlo. E spiegarne il perché.

Per farlo, te ne rendi conto anche tu di quanto sia assolutamente necessario promuovere una vasta campagna d’informazione, che ristabilisca la Verità cattolica.

Occorre rievangelizzare. I social sono il mezzo più veloce ed efficace per questo. Ma hanno un costo, che da soli non riusciremmo a sostenere. Per questo ti chiediamo una mano, abbiamo bisogno del tuo aiuto!

Ma puoi fare di più! Puoi anche firmare, se non l’hai ancora fatto, la petizione «No all’estensione dell’aborto!», promossa da Generazione Voglio Vivere.

È indirizzata al ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, per chiederle di contrastare l’ideologia abortista e di promuovere anzi la vita, incentivando la natalità!

È fondamentale intervenire subito, perché tale ideologia è già penetrata tra la gente e sostanzialmente accolta, anche in Italia.

Uccidere i figli nel grembo materno è un fatto tutto sommato pacificamente accettato, purtroppo anche da chi si dice, a parole, cattolico.

Del resto, ce ne rendiamo sempre più conto… La strategia abortista è davvero una macchina demoniaca, su cui c’è chi costruisce il proprio business.

Per farti capire il giro d’affari che c’è sotto, ti raccontiamo quel che è accaduto in Missouri, dove l’aborto farmacologico è vietato e di quello chirurgico devono essere informati i genitori.

Fatta la legge, trovato l’inganno: un video investigativo ha rivelato che Planned Parenthood falsifica i certificati medici.

Ogni giorno preleva le minorenni fuori da scuola e le porta in Kansas, per farle abortire clandestinamente, all’insaputa delle famiglie, dove vengono riportate a tempo record.

A rivelarlo, è stato il Procuratore generale del Missouri, Andrew Bailey, che ritiene un diritto sacrosanto delle famiglie «sapere quali procedure mediche vengano eseguite sui loro figli».

Lui sa quanto sia importante proteggere la vita dei bimbi non nati, poiché è un «padre che ha tenuto la propria figlia tra le braccia per una sola ora della sua vita prima che morisse».

L’agire sottobanco, in modo illegale e nel totale spregio delle leggi, al di fuori di ogni etica, rivela quanta malafede vi sia in chi ha fatto dell’aborto un modo facile per far soldi.

E tutto sulla pelle di creature innocenti, uccise nel grembo materno! Noi lo troviamo assolutamente inaccettabile, disumano. Dobbiamo ribellarci!

La Conferenza dei vescovi americani con una lettera, lo scorso 27 marzo, ha chiesto al Congresso Usa di por fine ai finanziamenti federali per l’aborto e per la cosiddetta “transizione di genere”.

E lo esorta piuttosto a «dare priorità ai bisogni delle famiglie in difficoltà, in modo che possano prosperare» e fare figli.

Ma dobbiamo farlo anche noi! Facciamo pressioni sui nostri parlamentari, affinché questo infanticidio di massa, questa strage di innocenti abbia fine!

Coraggio! Immaginiamo già quante creature, quanti figli, in questo modo, noi potremo salvare! È una battaglia per la Vita, è una battaglia per la Verità, è una battaglia per la Fede!

 

Attribuzione Immagine: @ Unsplash
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