Il commercio della vita: la verità sconvolgente sulla procreazione assistita!

Il commercio della vita: la verità sconvolgente sulla procreazione assistita!

In Italia, anno dopo anno, assistiamo a un fenomeno sempre più dilagante e preoccupante: l’aumento esponenziale della procreazione medicalmente assistita (PMA).

I dati riportati nella recente Relazione 2024 sullo stato di attuazione della Legge 40/2004 parlano chiaro: il numero di coppie trattate è passato da 86.090 nel 2021 a 87.192 nel 2022, con un incremento anche dei cicli effettuati e degli embrioni generati in laboratorio.

Un fenomeno che si impone come risposta alla difficoltà di concepimento naturale, ma che solleva interrogativi etici, sociali e culturali di estrema rilevanza.

Maternità rimandata, un allarme da non ignorare

Il costante aumento della PMA riflette una società in cui la genitorialità naturale sembra essere sempre più posticipata, con un’età media delle donne sottoposte a queste pratiche che si attesta sui 36,7 anni, ben al di sopra della media europea. 

È un segnale allarmante! Sempre più coppie si affidano alla scienza per aggirare la crisi della fertilità, un problema che andrebbe affrontato con politiche di sostegno alla natalità e alla famiglia, piuttosto che con la moltiplicazione delle tecniche di fecondazione artificiale.

Il mercato della vita umana

Ma non solo: l’aspetto più inquietante di questa tendenza è l’aumento della fecondazione eterologa, con il crescente utilizzo di gameti donati – o, più propriamente, acquistati – sul libero mercato internazionale. 

Nel 2022, il numero di coppie che ha fatto ricorso a gameti esterni ha raggiunto quota 13.093, con una netta prevalenza dell’uso di ovociti (79%). 

Siamo di fronte a una vera e propria mercificazione della vita, dove il concepimento non è più l’espressione di un atto d’amore coniugale, ma il prodotto di una catena di montaggio bioetica.

Se anche tu credi che sia arrivato il momento di fermare questa deriva e di difendere i valori della vita e della famiglia, aiutaci a diffondere il nostro messaggio!

Abbiamo assolutamente bisogno del tuo aiuto per lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione online, attraverso Facebook, per informare tutti della realtà che si sta delineando e delle gravi conseguenze che potrebbe avere sul futuro della nostra società.

Embrioni in attesa, vite sospese

E che dire della questione embrionale? Nel solo 2022, sono stati concepiti 172.777 embrioni, ma solo 33.423 sono stati effettivamente trasferiti in utero. Che ne è stato degli altri? Oltre 62.618 sono stati congelati, in attesa di una decisione futura da parte dei genitori. 

Migliaia di vite umane in uno stato di sospensione, rese oggetti di un processo industriale che calcola percentuali di successo e fallimento come fosse un bilancio aziendale. 

E il dato più sconvolgente: a fronte di meno di 17.000 nati vivi, il tasso di successo complessivo delle tecniche di PMA rimane incredibilmente basso, scendendo sotto il 10% rispetto al numero totale di embrioni creati. 

Quanta sofferenza, quanta illusione, quanto sfruttamento dietro numeri apparentemente neutri!

Una deriva legislativa preoccupante

Non meno controversa è la spinosa questione giuridica legata alla genitorialità. 

La Corte Costituzionale è tornata recentemente a discutere il riconoscimento delle cosiddette “due mamme”, tema già affrontato nel 2021, quando si stabilì che la madre legale è colei che partorisce.

Eppure, il dibattito continua, con tribunali che cercano di forzare la normativa vigente, mentre il legislatore rimane inerte. Un’altra dimostrazione di come la PMA non sia solo una questione medica, ma abbia implicazioni profonde sulla struttura stessa della famiglia e della società.

Fermiamoci prima che sia troppo tardi

Alla luce di tutto ciò, ci troviamo di fronte a una deriva che non può lasciarci indifferenti! 

In un paese che soffre una crisi demografica senza precedenti, la risposta non può essere l’incremento delle tecniche artificiali di concepimento, ma piuttosto un sostegno concreto alla natalità naturale, alla famiglia, alla maternità consapevole. 

Perché la vita non è un prodotto da laboratorio, e i bambini non possono essere il risultato di un processo industriale regolato da logiche di mercato e da decisioni giurisprudenziali. 

Occorre fermarsi e riflettere, prima che sia troppo tardi. Ma è ancora più importante far sentire la nostra voce sempre più forte!

Sostieni la nostra campagna di sensibilizzazione e diventa parte di questo movimento per la verità, per la vita, per il futuro delle nuove generazioni. Insieme possiamo fare la differenza!

Non possiamo permettere che il silenzio avvolga un tema così cruciale per il futuro delle nuove generazioni.

 

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