LGBT: la maestra di Oristano è anche “omotransfobica”!
Lo sapevi che Marisa Francescangeli, l’ormai nota maestra di Oristano, è accusata anche di essere “omotransfobica”.
Ma andiamo con ordine.
La sua storia, come sai, sta tenendo banco in questi giorni.
Ti ricordiamo, infatti, che la maestra Francescangeli è stata sospesa per venti giorni dal lavoro, poiché “colpevole” di aver fatto recitare delle preghiere in classe (un Pater e un Ave) e di aver fatto realizzare ai bambini, come lavoro natalizio, un Rosario.
Alcuni portali online afferenti alla lobby LGBT stanno letteralmente setacciando i profili social della maestra, alla ricerca di materiale “compromettente”.
Pare che abbiano trovato dei post pubblicati sul suo profilo Facebook, in cui la maestra disapprova la scelta della Rai di mandare in onda programmi nei quali si faccia (espressamente o surrettiziamente) propaganda dell’ideologia gender e LGBT.
Ma guarda un po’! Davvero strana come notizia, non è vero?
E naturalmente, secondo costoro, ciò sarebbe di per sé sufficiente per accusare la maestra di “omotransfobia”.
Dunque, noi, sempre secondo questi moderni e “libertari” censori, non potremmo disapprovare tali contenuti senza scadere automaticamente nel reato di “odio”.
Se non è un’accusa liberticida, questa, ditemi voi cosa è liberticida.
Onestamente, non eravamo ancora a conoscenza di tale deroga posta all’art. 21 della Costituzione, il quale, ricordiamo sommessamente, sancisce la libertà di pensiero e di espressione.
Quindi, fino a prova contraria, la maestra ha il diritto di pensare e di dire quello che le pare (tranne che offendere o incitare alla violenza, evidentemente)!
Anzi, aggiungo che se è una persona di buon senso, ha il dovere di disapprovare e denunciare la propaganda gender e LGBT che viene fatta sulle reti pubbliche, che lei, come noi del resto, contribuiamo a sovvenzionare attraverso il pagamento del canone annuale.
Ti ricordiamo che noi di Generazione Voglio Vivere – In difesa della Vita e della Famiglia siamo in prima linea a combattere su questo tema.
Ti invitiamo a tenere bene a mente casi come questo di cui ti stiamo parlando.
Perché quando arriverà in Parlamento – puntuale come il sole all’alba – una proposta di legge che miri a creare un reato specifico, ad hoc, ebbene ricorda quali rischi si corrono.
Questo è il motivo per cui non devi e non dobbiamo mai abbassare la guardia e tenere alta l’attenzione su questo tema.
Per quanto riguarda la maestra Francescangeli, a lei e a tutti i docenti che stanno patendo provvedimenti insulsi e vergognosi, inviamo un forte abbraccio e la solidarietà da parte di Generazione Voglio Vivere.