NO alla follia ideologica del genere neutro! Il Consiglio UE fermi questa deriva!

NO alla follia ideologica del genere neutro! Il Consiglio UE fermi questa deriva!

Il recente voto del Parlamento europeo che apre alla possibilità di sostituire il sesso biologico con il genere percepito nei documenti d’identità rappresenta un punto di non ritorno nella deriva ideologica delle istituzioni europee.

Non è solo un emendamento. È un attacco sistematico alla realtà!

Dalla sicurezza alla confusione

Sotto il pretesto di “rafforzare la sicurezza dei documenti”, si inserisce la possibilità per gli Stati membri di utilizzare, accanto a “M” e “F”, anche la dicitura “X”, per indicare un presunto terzo genere neutro, destinato a transgender e non binari. 

Ma è proprio il concetto di sicurezza a essere tradito da questa scelta. 

Come può un documento anagrafico garantire l’identità di una persona, se viene basato su un criterio instabile e soggettivo?

“Il testo che è stato votato è infarcito di ideologia. Va nella direzione opposta alla sicurezza dei cittadini europei”, ha tuonato l’europarlamentare Isabella Tovaglieri. 

Ed è difficile darle torto! In un’Europa in crisi, con famiglie in difficoltà, un’economia fragile e l’immigrazione fuori controllo, ci si occupa di inserire la “X” nei documenti, come se questa fosse la priorità dei popoli europei.

La follia dell’Europa della percezione

Ma l’assurdità non si ferma qui: un altro emendamento prevede che le persone che hanno affrontato una transizione debbano veder riconosciuta la loro “identità di genere” in tutti gli Stati membri, imponendo così una visione ideologica su tutta l’Unione, anche dove esistono normative differenti.

Stiamo assistendo alla costruzione di un’Europa irreale, dove tutto si fonda sulla percezione e nulla sulla realtà. 

Un’Europa dove ci si può dichiarare “X” perché “non ci si sente né uomo né donna”, e dove questa percezione mutevole deve essere registrata per legge. 

Una burocrazia delirante che rischia di portare a confusione nei sistemi sanitari, scolastici e giuridici.

“Sembra scontato. La carta d’identità serve a individuare inequivocabilmente chi io sia. Ma ora l’UE vuole sostituire il sesso, che è un dato biologico inequivocabile, con il genere, che dipende dalla percezione”, ha denunciato con chiarezza il generale ed eurodeputato Roberto Vannacci.

E ancora, con amara ironia: “Oggi mi percepisco alto un metro e 70. Domani potrei percepirmi a New York. È questa la logica dell’UE?”

Il silenzio complice dei “moderati”

Colpisce profondamente l’atteggiamento di partiti che si definiscono moderati, come Forza Italia, che hanno sostenuto in blocco questo emendamento assurdo.

Mentre i cittadini lottano con problemi concreti, mentre le famiglie fanno i conti con l’inflazione e l’immigrazione fuori controllo, i loro rappresentanti votano per inserire la “X” nei documenti anagrafici.

Questo non è moderatismo. È resa culturale!

Nessun governo, nessuna istituzione, dovrebbe ergersi a legislatore delle emozioni o delle percezioni. I documenti servono a identificare con precisione, non a promuovere teorie.

Ora la responsabilità passa al Consiglio dell’Unione Europea. I Paesi membri hanno ancora la possibilità di fermare questa deriva. Hanno il diritto – ma soprattutto il dovere morale – di dire NO!

Ora tocca a noi: facciamo sentire la nostra voce!

Non possiamo più restare in silenzio mentre l’Unione Europea tenta di cancellare la realtà e riscrivere l’identità delle persone con un colpo di penna. 

È giunto il momento di reagire, di unire le forze, di alzare un muro contro questa follia ideologica!

Per questo, se non l’hai ancora fatto, ti invitiamo a firmare subito la petizione "STOP alla neolingua woke" promossa da Generazione Voglio Vivere.

Con la tua firma puoi contribuire a fermare questa deriva, a dire chiaramente che l’identità non è una fantasia, che la verità non può essere manipolata e che l’Europa deve restare fedele alla realtà, non ai dogmi del politicamente corretto.

Inoltre, desideriamo potenziare ancora di più la nostra grande campagna di sensibilizzazione su Facebook, perché è fondamentale aprire gli occhi a quante più persone possibile sul pericolo imminente che ci sta travolgendo.

Più soldi riusciamo ad investire nella campagna, maggiore e più forte sarà la portata della nostra petizione, più alto il nostro grido.

Ecco perché il tuo sostegno è essenziale! Abbiamo assolutamente bisogno del tuo aiuto, per poter attuare quest’offensiva mediatica nel migliore dei modi. Contiamo su di te!

Difendiamo la nostra identità. Difendiamo la verità. Difendiamo l’Europa vera.

 

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