Non è progresso, è emergenza: il lato oscuro della procreazione assistita

Non è progresso, è emergenza: il lato oscuro della procreazione assistita

In Lombardia, quasi un bambino su due nasce oggi da tecniche di fecondazione medicalmente assistita (PMA). 

Un dato che molti celebrano come trionfo della scienza. Ma che dovrebbe invece farci tremare. 

Perché se la medicina riproduttiva diventa la via ordinaria per mettere al mondo una nuova vita, non siamo davanti a un progresso, ma a un’emergenza.

L’infertilità dilaga, ma nessuno ne parla

Nel 2022, in Italia, oltre 87.000 coppie hanno avviato un percorso di PMA. I bambini nati da queste tecniche sono stati 16.718, pari al 4,3% del totale dei nati e i numeri sono in crescita costante anno dopo anno. 

La domanda è: perché sempre più persone non riescono a concepire naturalmente? Cosa ci sta succedendo?

La risposta è scomoda: l’infertilità è in aumento e sta diventando un fenomeno strutturale. Si rimanda sempre più tardi il momento di fare figli, spesso oltre i 35 anni. 

Ma è solo la punta dell’iceberg. Dietro il crollo della fertilità ci sono:

•    Inquinamento ambientale ed esposizione a sostanze tossiche;
•    Abitudini alimentari scorrette;
•    Stress cronico e ritmi di vita disumani;
•    Malattie endocrine in aumento;
•    Progressiva perdita di sensibilità verso il valore biologico della fertilità.

PMA: un mercato, più che una cura

Nel 2022 in Italia sono stati effettuati quasi 110.000 cicli di PMA, di cui oltre 81.000 con tecniche invasive (fecondazione in vitro, ICSI, crioconservazione). 

La maggior parte di questi trattamenti coinvolge donne con un’età media di 36,7 anni, che sale a 41,9 anni nei casi di ovodonazione. 

Una corsa contro il tempo. E spesso anche contro la natura stessa!

Le tecniche diventano sempre più complesse e aggressive. Più del 72% delle fecondazioni eterologhe avviene in strutture private, dove i costi possono essere proibitivi e l’accesso è riservato a chi può permetterselo. 

Il rischio? Che la PMA si trasformi in un business miliardario costruito sulla fragilità e sulla disperazione.

Aiutaci a rompere il silenzio, a portare la verità fuori e a far luce su un problema che sta minacciando il nostro futuro.

Con il tuo aiuto, possiamo potenziare la nostra vasta campagna di sensibilizzazione su Facebook per informare migliaia di persone, smascherare il business milionario che si cela dietro la PMA e rimettere la fertilità naturale al centro del dibattito pubblico. 

Fallo adesso! Perché ogni giorno in più di silenzio è un giorno perso.

Complicazioni e rischi sottovalutati

La PMA non è una passeggiata! Dietro i numeri ci sono cicli interrotti, effetti collaterali, carichi ormonali importanti, e spesso una profonda solitudine emotiva. 

Le complicazioni mediche, i parti gemellari, le gravidanze a rischio sono realtà frequenti, soprattutto tra le donne oltre i 40 anni.

Eppure, la narrazione dominante la dipinge come una soluzione semplice, quasi automatica. 

Ma la fecondazione assistita non risolve il problema dell’infertilità, lo aggira. E non può diventare la risposta sistemica.

La vera priorità: salvare la fertilità

È tempo di cambiare paradigma. Serve una rivoluzione culturale e politica! 

Non possiamo più limitarci a moltiplicare i centri PMA, come se l’infertilità fosse una nuova normalità da accettare. Dobbiamo agire sulle cause, non solo sulle conseguenze.

Ecco cosa serve davvero:

1)    Educazione alla fertilità sin dall’adolescenza;
2)    Supporto reale alla genitorialità precoce, anche economico e lavorativo;
3)    Promozione della salute riproduttiva e prevenzione delle patologie legate alla sterilità.

Il vero dramma è che senza PMA, nascerebbero sempre meno bambini. Non possiamo più permettere che questa verità venga soffocata. È il momento di agire!

Se credi che la vita non debba essere il risultato di un laboratorio, se pensi che la salute e la fertilità vadano protette, sostieni la nostra grande campagna di sensibilizzazione su Facebook e aiutaci a far emergere ciò che troppi vogliono tenere nascosto. 

Ogni contributo è un atto di coraggio, un gesto concreto per proteggere la fertilità, difendere la vita, risvegliare coscienze.

Non lasciare che siano solo le cliniche a raccontare questa storia. Sii parte della voce che chiede verità, prevenzione e consapevolezza.

 

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