Orbán fa sul serio: l’Ungheria vota l’emendamento anti "gender fluid"!

Orbán fa sul serio: l’Ungheria vota l’emendamento anti "gender fluid"!

Viktor Orbán mantiene le promesse e prosegue senza tentennamenti sulla strada del buonsenso e della difesa dei valori tradizionali. 

Dopo aver vietato la manifestazione Pride, diventando il primo Paese in Europa a farlo, oggi il Parlamento ungherese si prepara a sancire per legge ciò che dovrebbe essere ovvio e naturale: esistono solo due sessi, maschile e femminile. Punto!

Una verità semplice, che però da anni viene attaccata e distorta da una propaganda ideologica aggressiva e sempre più pervasiva, che mira a confondere, indebolire e sradicare la nostra identità. 

L’ideologia gender fluid, spacciata per libertà e inclusione, è in realtà uno strumento per minare le basi stesse della società: la famiglia, l’educazione, la biologia, la realtà.

Ma l’Ungheria ha detto basta. E lo ha fatto con fermezza! Questo emendamento non è un attacco, è una difesa. Una difesa della verità e della tradizione.

Mentre le sinistre europee si scandalizzano e gridano al regime, il popolo ungherese si riconosce in un governo che ha il coraggio di andare controcorrente, che non si piega ai diktat di Bruxelles, né alla pressione dei media internazionali. Un governo che chiama le cose con il loro nome, e che mette al primo posto i propri cittadini, non le mode ideologiche.

L’Italia cosa aspetta? Quanto dovremo ancora subire l’invasione ideologica arcobaleno prima di rialzarci anche noi?

L’Ungheria ha dimostrato che si può resistere. Che si può dire no! È tempo che anche l’Italia ritrovi il coraggio di difendere la propria cultura e le proprie radici.

Perché la verità non si negozia, la realtà non si riscrive e soprattutto la nostra identità non si baratta!

 

Attribuzione Immagine: @ Unsplash
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