Papa: aborto atto criminale

Papa: aborto atto criminale

“Difendere sempre la vita umana, dal concepimento fino alla morte; non mi stancherò mai di dire che l’aborto è un omicidio, un atto criminale, non ci sono altre parole: significa scartare, eliminare una vita umana che non ha colpe”.

È quanto afferma papa Francesco nella sua autobiografia Life. La mia storia nella storia, scritto con il vaticanista Fabio Marchese Ragona, che uscirà il prossimo 19 marzo.

Il Corriere della Sera ne ha pubblicato ieri alcuni estratti, in cui il Papa, tra le altre cose, ribadisce con forza la sua opposizione all’aborto.

Secondo il Pontefice l’aborto “é una sconfitta per chi lo pratica e per chi si rende complice”, entrambi apostrofati come “killer prezzolati, dei sicari!”.

“Mai più aborti, per favore! È fondamentale difendere e promuovere sempre l’obiezione di coscienza”, implora infine il Santo Padre.

Queste parole estremamente chiare pronunciate dal Pontefice ci danno una forza particolare.

Ci spronano a lottare sempre di più e con maggior forza per il bene della vita, convinti del fatto che siamo sulla buona strada.

Non è mancato, inoltre, un riferimento alla barbara pratica dell’utero in affitto, definita dal Papa una pratica inumana e sempre più diffusa che minaccia la dignità dell’uomo e della donna, con i bambini trattati come merce”.

Che queste parole del Pontefice possano costituire per molti l’occasione per riflettere sulla natura umana, sul bene della vita e sulla sua riduzione ad oggetto da parte di questo secolo sconsiderato.

La libertà dell’individuo non può mai spingersi sino al punto di negare la vita altrui. Questo si chiama abuso della libertà, dietro cui si stagliano l’egoismo e la sopraffazione.

Questa è la cultura della morte che noi abbiamo il dovere di combattere.

Ti chiediamo allora di farlo al nostro fianco, con forza e coraggio, sicuri che siamo sulla strada giusta e che abbiamo la benedizione del Cielo.

Ti ricordiamo che senza il tuo sostegno morale ed economico, non potremmo mai farcela. Saremmo costretti a chiudere la nostra attività in un battibaleno.

Per questo motivo ti chiediamo di aiutarci e di lottare insieme a noi. Vedrai che uniti ce la faremo a respingere gli assalti della cultura della morte.


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