Papa: il diritto all’aborto è “insensato” e la cultura gender nega le differenze
Durante l’incontro con le autorità ungheresi, papa Francesco ha espresso l’augurio che l’Europa non si riduca ad essere «ostaggio delle parti», ma nemmeno «una realtà fluida, se non gassosa (…) dimentico della vita dei popoli».
Ma a cosa fa riferimento di preciso il Santo Padre?
Lo esplicita subito dopo, osservando che, al contrario, è proprio questa «la via nefasta delle “colonizzazioni ideologiche”, che eliminano le differenze, come nel caso della cosiddetta cultura gender (…)
o antepongono alla realtà della vita concetti riduttivi di libertà, ad esempio vantando come conquista un insensato ‘diritto all’aborto’, che è sempre una tragica sconfitta.
Che bello invece – aggiunge il Papa – costruire un’Europa centrata sulla persona e sui popoli, dove vi siano politiche effettive per la natalità e la famiglia, perseguite con attenzione in questo Paese, dove nazioni diverse siano una famiglia in cui si custodiscono la crescita e la singolarità di ciascuno»
Parole chiarissime quelle del Pontefice, su cui non possiamo che essere d’accordo.
Se leggi quotidianamente ciò che scriviamo, potrai aver constatato anche tu che quanto affermato da papa Francesco si sposa perfettamente con ciò che denunciamo giorno dopo giorno.
Da ciò si desumono alcuni punti fondamentali, che non abbiamo inventato noi.
Vediamoli rapidamente assieme:
1. Esiste una cultura gender, il cui scopo è quello di creare una nuova società ove le differenze cessino;
2. Il diritto all’aborto è semplicemente qualcosa di “insensato”, in quanto poggia su una falsa e riduttiva percezione della libertà umana.
3. Le colonizzazioni ideologiche esistono e si fondano su due capisaldi: negazione delle differenze e subordinazione della realtà all’ideologia.
Questi punti bisogna averli chiari nella propria mente e non lasciarsi sopraffare dal mucchio di “insensatezze”, è proprio il caso di dirlo, che vengono propinate da una certa politica spicciola e dal bombardamento mediatico quotidiano.
Ricorda che noi, oltre a fermare disegni ideologici pericolosi, siamo chiamati a fare qualcosa di grande e a stendere le premesse su cui costruire la società del futuro.
Per fare tutto ciò è necessario però che tu ci creda e che ci sosteniamo reciprocamente.