Pochi lo sanno… Ed ora tu sei tra questi!

Pochi lo sanno… Ed ora tu sei tra questi!

Pochi sanno a quali rischi si possa andare realmente incontro.

Ed anche tu, ora, con ciò che stiamo per dirti, sei tra questi pochi…

La presenza di libri pro-Lgbt o di contenuto esplicitamente sessuale nelle scuole di ogni ordine e grado è purtroppo una triste realtà già da tempo.

Anche l’anno scorso erano partite segnalazioni precise.

La St. Louis School di Milano, un istituto bilingue privato, aveva chiesto di non avere testi, che affrontassero quelle tematiche nelle classi elementari.

In tutta risposta, un gruppo di pedagogisti e di associazioni della comunicazione sostenevano l’impossibile ovvero che proprio quei libri avrebbero aiutato a sconfiggere il bullismo. Incredibile!

Il problema è così grave da spingere le stesse istituzioni a prendere provvedimenti seri ed urgenti.

Il governatore repubblicano della Florida, Ron DeSantis, ha recentemente decretato a chiare lettere: basta libri pornografici nella scuola pubblica!

Detto fatto: nell’anno scolastico 2023/2024 sono stati rimossi su suo ordine 4.500 testi in quello Stato americano; l’anno precedente ne erano stati cestinati per lo stesso motivo altri 1.400.

Il 39% dei titoli rimossi includeva personaggi Lgbt; il 57% aveva contenuti correlati al sesso, con riferimenti espliciti e puramente ideologici.

I democratici hanno gridato alla censura. In realtà, quella di DeSantis è una battaglia sacrosanta per la tutela dei minori, del loro equilibrio, della loro purezza e della morale.

La dittatura gender si è nel tempo ritagliata spazi inimmaginabili nelle scuole e addirittura nelle Diocesi: nelle parrocchie di Rimini, Modena e Roma sono stati organizzati corsi pro-Lgbt.

Tutto questo è contrario alla Sacra Scrittura, che condanna espressamente le relazioni omosessuali in Gn 19, 1-29, in Rm 1, 24-27, in I Cor 6, 9-10 ed in I Tm 1, 9-10.

Ma è contrario anche al Catechismo della Chiesa Cattolica, che è molto chiaro in merito: basti leggerlo al n. 2357.

Oggi dobbiamo tutelare i nostri figli dall’indottrinamento gender e dai contenuti osceni, cui sono esposti anche sui banchi di scuola.

Abbiamo due mezzi concreti per difendere la morale e combattere la Buona Battaglia.

Il primo consiste nel firmare, se non lo hai già fatto, la petizione che Generazione Voglio Vivere ha promosso contro i corsi pro-Lgbt.

Il secondo consiste nell’aiutarci a denunciare quel che realmente accade. Molti non conoscono il problema e non controllano i testi, che finiscono nelle mani dei loro ragazzi.

Per questo è urgente lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione tramite Facebook, un mezzo sicuro, veloce ed efficace. Ma con un costo troppo elevato per noi.

Se ci aiuti, però, insieme ce la possiamo fare! Se doni 50 €, possiamo raggiungere 10.000 utenti; con 25 €, possiamo raggiungerne 5.000; ma anche con 10 €, possiamo comunque raggiungerne 1.000!

È molto importante. Stiamo parlando dei nostri figli! Evitare che vengano esposti oggi a letture diseducative, significa investire sulla loro crescita serena ed armonica domani!

C’è un rapporto, «La sovrarappresentazione delle persone, che si identificano come Lgbtq+, nel Sistema giuridico penale», redatto per conto della Safety and Justice Challenge americana.

A scriverlo è stata Jane Hereth, Assistant Professor of Social Work presso l’Helen Bader School of Social Welfare dell’Università del Wisconsin-Milwaukee.

Recentemente, ne è stata pubblicata un’interessante sintesi sul quotidiano online La Nuova Bussola Quotidiana.

Secondo tale studio, nel 2022 (ultimi dati utili a carattere nazionale) il 9% della popolazione carceraria era costituito da persone Lgbt.

Rappresentando esse, negli Usa, il 4,5% della popolazione, ne deriva che delinquano il doppio rispetto ai soggetti non-Lgbt.

Anche analizzando la popolazione carceraria giovanile, il 20% era costituito da detenuti Lgbt. Ma fuori dalle carcere i giovani Lgbt sono il 9,5%.

Se ne deduce che, anche in questo caso, vi sia il doppio di possibilità che un soggetto Lgbt delinqua.

Categoria particolarmente a rischio, afferma il rapporto, sono i transessuali, nello specifico gli uomini che si “sentono” donne.

Il 16% di costoro dichiara di aver trascorso un periodo in carcere. Più del triplo rispetto alla media dei detenuti non transessuali Usa, pari solo al 5%.

Secondo la professoressa Hereth, questi dati non dipenderebbero da discriminazione o emarginazione sociale.

La ragione è molto più semplice: disordine porta disordine. Il disordine morale espone cioè gli individui ad un’esistenza altrettanto disordinata, spesso oltre i limiti della legalità.

Per questo è necessario oggi difendere i nostri figli e non esporli, tanto meno a scuola, a letture immorali e tali da poterne compromettere la purezza.

Ecco perché, se non lo hai già fatto, ci raccomandiamo di firmare la petizione promossa da Generazione Voglio Vivere!

Sappiamo che tu condividi i nostri stessi Valori, i nostri stessi Ideali. Per questo sappiamo anche di poter contare sul tuo aiuto per lanciare una campagna di sensibilizzazione, che aiuti a far aprire gli occhi!

Lo hai capito, è molto importante. E molto urgente.


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