Preparati al peggio!

Preparati al peggio!

Le minacce contro la vita e la famiglia sembrano non cessare mai.

Ce l’ha dimostrato in maniera abbastanza chiara Kamala Harris, attuale vicepresidente degli Stati Uniti e prossima candidata Democratica alla presidenza.

Durante il suo primo intervento pubblico ha affermato che i diritti riproduttivi, a partire dall’aborto, saranno al centro della sua campagna elettorale.

Giusto per darti una vaga idea delle grandi performance a cui ha attivamente contributo la Harris: “dal 2021, la squadra Biden-Harris ha ignorato la storica legge federale contro l’invio di farmaci abortivi, ha reso facilmente disponibili nelle farmacie le dannose pillole antiabortive, ha sostenuto l’aborto durante tutti e nove i mesi di gravidanza e ha inviato gli agenti federali in seguito alle proteste dei papà pro-vita che hanno manifestato fuori dalle strutture per aborti”, si legge sul sito di notizie LifeSiteNews.

Quando si parla di Harris, tuttavia, non si parla soltanto di diritti riproduttivi ed aborto. Certo che no! A loro si affiancherà naturalmente la difesa dei diritti di tutte le minoranze, anche e soprattutto di quella LGBT.

Ma, del resto, con la storia che ha la Harris come non aspettarselo? Prima di ripercorrerla brevemente, però, questa notizia ci dà modo di fare il punto con te su cosa sta accadendo negli Stati Uniti.

Il presidente Biden ha dovuto infatti cedere alle pressioni di ritirarsi dalla corsa per la Casa Bianca. L’intero Partito Democratico non sapeva più cosa inventarsi per toglierlo di lì di fronte alle sue continue gaffes.

Peccato però che, come ti dicevamo, il “nuovo” sia peggiore dell’usato. Perché, parliamoci chiaro, la sua vice Kamala Harris avrà anche 59 anni, ma le idee che ha sono più ancora più vecchie di quelli di Biden. E bisogna ricordare bene il motivo per cui si trova lì.

“Biden nel 2020 voleva coprirsi il fianco a sinistra. Donna, di colore, figlia d’immigrati, lei era il prezzo da pagare per placare i radicali e sedurre i media. La sua nomina fu celebrata con fuochi d’artificio: storica, rivoluzionaria”, ricorda il giornalista Fabrizio Rampini sul Corriere della Sera.

“Kamala ha recitato la parte presentandosi come un’esponente di minoranze emarginate, discriminate e oppresse”, osserva ancora Rampini, ma “in realtà la sua biografia si prestava a tutt’altra narrazione”.

La storia dei genitori (una ricercatrice universitaria indiana discendente dalla casta privilegiata dei bramini; un celebre economista afro-giamaicano) è l’apoteosi di un American Dream costruito da élite di immigrati qualificati che diventano classe dirigente; il contrario dell’attuale ideologia politically correct”.

Hai capito bene. E poi vengono a dire a noi che il concetto di “radical chic” non esiste, che si tratta di una pura invenzione. Siamo seri per favore!

La storia di figure come la Harris fa parte della medesima storia che ha vissuto l’intero Occidente dopo la rivoluzione sessuale del ’68. Ossia, quella di vivere “scissi” dalla realtà di tutti i giorni.

Esistere, vivere e campare rivendicando diritti, sempre nuovi e sempre diversi con il mutare delle epoche.

Il radicalismo della Harris su questi temi è purtroppo esemplare. Non osiamo immaginare cosa sarebbe capace di fare qualora sciaguratamente dovesse essere eletta.

A noi cosa cambia, ti chiederai. A noi e alle famiglie italiane, in fin dei conti, cosa importa, è lecito chiedersi.

Importa moltissimo. Perché, che ci piaccia o meno, gli Stati Uniti sono ancora lo Stato più ricco e potente del mondo. Se l’Occidente vuole cambiare marcia, l’anima profonda dell’America è chiamata a mobilitarsi e a dare una scossa alla nostra Europa sempre, perennemente “immobile” a causa di classi politiche timide, mediocri. Per non dire di peggio.

Con questo naturalmente non ti stiamo dicendo che devi fare campagna elettorale negli Stati Uniti. Piuttosto, ci stiamo sforzando di farti capire che la nostra battaglia non sono “altra cosa” rispetto a ciò per cui combattono gli attivisti pro-life in America.

Abbiamo il dovere di sensibilizzare sempre di più e sempre meglio i principi non negoziabili per cui combattiamo. Tu sei chiamato a fare la tua parte e a non derogare più ad altri la difesa di ciò che ti appartiene, la difesa di ciò per cui sei chiamato a combattere.

Ricorda che vita, famiglia, libertà educativa… non sono soltanto dei bei concetti, dei bellissimi ideali, no, sono molto di più!

Sono la condizione per la quale vivere è possibile e, soprattutto, per la quale è possibile vivere liberi.

Non dimenticarlo mai!



Attribuzione Immagine: Kamala Harris, © Gage Skidmore, Wikimedia
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