Rieducare i cittadini

Rieducare i cittadini

Se ti dicessimo che il comune di Bologna ha appena dato alle stampe un libro che spiega come interagire nella comunicazione interna ed esterna della pubblica amministrazione, essendo rispettosi delle differenze di genere, tu come la prenderesti?

Naturalmente, il tutto è potuto avvenire grazie ai soldi dei contribuenti bolognesi.

Il testo si intitola: “Parole che fanno la differenza. Scrivere e comunicare rispettando le differenze di genere”.

Dai diversi commenti che ora ti presenterò, ti accorgerai delle iniziative surreali che è capace di prendere una classe politica come quella di sinistra, totalmente avulsa dalla realtà e dalle necessità quotidiane dei cittadini.

“Le parole sono importanti, così come lo è declinare al femminile alcune cariche istituzionali, per stare al passo coi tempi – ha affermato la vicesindaca Emily Clancy.

“Questo significa – sempre secondo la Clancy – creare condizioni di benessere e far sapere all’esterno che ci sono molteplici differenze all’interno di una società”.

Perché cambiando la lingua si cambia il modo in cui noi vediamo la realtà, cosicché ci verrà voglia di cambiarla realmente, le fa eco la sociolinguista e saggista Vera Gheno.

Inoltre, secondo Rita Monticelli, consigliera delegata ai diritti umani e al dialogo interreligioso e interculturale, “questo nuovo strumento deve far sentire tutti parte di una comunità e dare visibilità alle donne che vengono nascoste da un maschile che pretende di essere universale”.

“Il testo è formato da parti pratiche che suggeriscono come evitare il maschile universalespiega, infine, Olivia Pinto dell’ufficio stampa e comunicazione –.

Dopo aver applicato tali strategie, alla fine è presente anche una lista di controllo con alcune domande per capire se abbiamo utilizzato correttamente gli strumenti del manuale”.

Hai capito?

Al termine dell’opera rieducativa ci saranno anche delle domandine che valuteranno il tuo grado di “maschilismo inconscio”.

Eh sì, perché sappi che se non avrai risposto correttamente, molto probabilmente la ragione sarà dovuta al fatto che sei nostalgico del “maschile universale”.

Ma tu ci pensi a che punto siamo arrivati?

È in questo modo che si lotta per affermare i diritti delle donne? Con l’imposizione di nuove regole con cui indottrinare dipendenti e cittadinanza?

Soltanto un’amministrazione “altamente illuminata” come quella di Bologna poteva dar vita ad una iniziativa simile.

Dopo queste iniziative puramente ideologiche, non ci stupiamo del fatto che la sinistra sia dietro al centrodestra, secondo tutti i sondaggi.

E crediamo anche che questa situazione sia destinata a durare a lungo. Perché le famiglie italiane, anche quelle con orientamento di sinistra, non ce la fanno più ad essere prese in giro.

Iniziassero piuttosto a rimboccarsi le maniche e a lavorare seriamente per la cittadinanza che li ha votati.

E tu, che sei un cittadino come noi, quando ti rechi alle urne evita di sprecare un voto o lasciarti sedurre da qualche suggestione estemporanea.

Se mandi al governo quella parte politica, aspettati di vedere iniziative folli come quella che hai appena letto.

Non farti ingannare!

Piuttosto, aiutaci a rafforzare il fronte della vita e della famiglia, a far crescere Generazione Voglio Vivere, per incidere maggiormente nella società e nella politica.


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