Salviamo i bimbi non nati dai nuovi centri per gli aborti tardivi!

Salviamo i bimbi non nati dai nuovi centri per gli aborti tardivi!

Abbiamo letto una notizia orribile, che ci preoccupa seriamente.

Per questo intendiamo condividerla con te… Ci è tornato alla mente il versetto biblico: «Erode sta cercando il bambino per ucciderlo» (Mt 2,13). Ebbene, Erode è tornato. Ed è ancora tra noi.

Nel Colorado è stata aperta una clinica dell’orrore, ov’è possibile abortire in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo, senza né limiti, né scrupoli.

È sorta a Boulder ad opera del gruppo RISE, acronimo che sta per «Reproductive Health, Inclusive Care, Support & Empowerment».

Qui ci si può sbarazzare del figlio in grembo in qualsiasi stadio della gravidanza, anche tardivo. Del resto, in Colorado ciò è consentito ed è, infatti, per questo una méta del “turismo abortivo”.

I dati forniti dall’Istituto Guttmacher e dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie sono drammatici.

Ogni anno oltre il 90% degli aborti viene effettuato entro il primo trimestre, ma più di 50.000 vengono praticati dopo 15 settimane (4° mese di gravidanza) e 10.000 dopo 20 settimane (5° mese).

Oltre tutto i dati confermano come le richieste tardive non dipendano da emergenze mediche, né da presunte anomalie fetali, quale la sindrome di Down.

Capisci perché tutto questo ci fa ricordare Erode e la strage degli innocenti? Il fatto che ciò avvenga Oltreoceano deve rappresentare per noi un forte campanello d’allarme.

In un’Europa in cui c’è chi, come la Francia, sgomita per includere l’aborto nella Carta dei Diritti Fondamentali dell’Ue, non possiamo far finta di niente!

Dobbiamo subito attivarci per scongiurare che tutto questo divenga realtà! Ti proponiamo due modi molto concreti per esprimere il nostro “NO”.

Il primo consiste nel sottoscrivere, se non lo hai ancora fatto, la petizione «No all’aborto tra i diritti fondamentali dell’Ue!», promossa da Generazione Voglio Vivere.

È indirizzata al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché l’Italia si opponga in sede europea a questa prospettiva, espressione di un’aberrante ideologia di morte.

La seconda modalità consiste nel sostenere, con la tua migliore offerta, una vasta campagna di sensibilizzazione, che faccia conoscere sempre più questa petizione.

Per promuoverla, intendiamo servirci dei social, che consentono di arrivare a tanti in poco tempo. Quest’operazione ha però un costo, di cui da soli non potremmo farcene carico.

Per questo, abbiamo bisogno del tuo aiuto! È molto importante, perché questa barbarie è più diffusa di quanto tu pensi.

Un centro per l’aborto tardivo, infatti, sta per essere realizzato entro il prossimo anno anche nel New Jersey, dove pure non esistono limiti gestazionali per uccidere il proprio bimbo in grembo.

Non solo. Qui si intendono anche formare nuovi operatori, che siano disposti a loro volta a praticare aborti tardivi.

Il che dimostra come il male generi male. Non solo. Vi sono testimonianze circostanziate, che hanno fatto emergere un’altra devastante tragedia.

Risulta, infatti, che, dal 2006 al 2024, almeno 277 neonati (stima per difetto) siano sopravvissuti all’aborto e, di conseguenza, eliminati solo una volta nati.

Questo si chiama infanticidio! Non esiste un obbligo federale di registrazione, in questi casi, per cui le segnalazioni giunte in merito sono certamente carenti e parziali.

Il numero reale è senz’altro più alto. Del resto, in questi casi per i sanitari che non garantiscano assistenza medica al feto non è prevista alcuna sanzione negli Stati Uniti.

Noi ci auguriamo con tutto il cuore che l’Europa non si riduca ad un punto tanto basso d’immoralità. Sacrificare i bimbi non nati in questo modo richiama riti pagani indegni di una società civile.

Salviamo i nostri figli!

 

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