SI’ all’educazione, NO all’ideologia: la circolare di Valditara riporta chiarezza!

SI’ all’educazione, NO all’ideologia: la circolare di Valditara riporta chiarezza!

Siamo genitori, cittadini, educatori. E siamo stanchi! 

Stanchi di vedere la scuola, luogo sacro di crescita e conoscenza, trasformata in un laboratorio ideologico, dove l’identità dei nostri figli viene manipolata, travolta, relativizzata nel nome di un’inclusività imposta, che in realtà genera solo disorientamento.

Basta! L’infanzia va protetta, non confusa.

E l’istruzione non può diventare il cavallo di Troia di una cultura che rifiuta la realtà biologica e pretende di sovvertire il senso stesso del maschile e del femminile.

È un abuso silenzioso e subdolo, che passa anche attraverso il linguaggio: asterischi, schwa, segni grafici estranei alla nostra lingua, imposti come “neutri”, ma carichi di ideologia.

E non si tratta di ipotesi astratte. Come abbiamo già avuto modo di raccontarti, a Napoli, presso l’istituto comprensivo Novaro Cavour, un genitore ha denunciato l’uso della parola “bambin*” in una comunicazione ufficiale.  

Finalmente un po' di chiarezza

Per questo, accogliamo con immensa soddisfazione la circolare del Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha avuto il coraggio – sì, il coraggio – di fermare questa deriva. Finalmente! 

«È imprescindibile – si legge nella circolare – il rispetto delle regole della lingua italiana. L’uso di segni grafici non conformi rischia di compromettere la chiarezza e l’uniformità della comunicazione istituzionale».

Un segnale forte che restituisce dignità alla scuola, e libertà ai nostri figli.

Il richiamo all’uso corretto e uniforme della lingua italiana non è un dettaglio burocratico, è un presidio culturale e educativo. È il ritorno al buon senso, alla verità!

La lingua non si piega all’ideologia

La posizione dell’Accademia della Crusca, massimo organismo linguistico italiano, è stata netta e inequivocabile: «Va escluso tassativamente l’asterisco al posto delle desinenze dotate di valore morfologico. Lo stesso vale per lo schwa». 

Sono simboli privi di valore grammaticale, che confondono, che diseducano, che rendono la comunicazione istituzionale opaca e disomogenea.

La lingua italiana ha una storia millenaria e non ha bisogno di artifici ideologici. Non è il campo di battaglia di chi vuole riscrivere la realtà!

La scuola non è un esperimento sociale

Per troppo tempo abbiamo assistito a episodi grotteschi. Circolari che parlano di “bambin*”, di “alunnǝ”, di “genitorə”

L’onorevole Rossano Sasso, deputato leghista, ha colto il cuore della questione: «Un ulteriore passo in avanti nella lotta contro l’ideologia gender. Evidentemente ci voleva una circolare del Ministro per far rispettare la lingua italiana».

E anche il parlamentare Fabio Pietrella (FdI) lo ha ribadito con forza: «La nostra lingua ha una storia millenaria ed una struttura ben definita, che non può essere alterata da forzature ideologiche prive di fondamento normativo».

Sono parole di verità, di buonsenso. Parole che risuonano nelle famiglie italiane che vogliono una scuola seria, solida, rispettosa della realtà.

Oggi una vittoria. Domani, la responsabilità!

Oggi è un giorno importante! Oggi festeggiamo una vittoria della ragione contro l’assurdo, della realtà contro la menzogna, dell’educazione contro l’ideologia.

Ma sappiamo che questa è solo una tappa. La battaglia per proteggere i nostri figli continua!

Non possiamo permettere che crescano in un mondo dove dire “madre” o “padre” è considerato discriminatorio, dove essere maschio o femmina è una colpa, dove il linguaggio viene stravolto per costruire un’umanità senza identità.

Per questo, se non l’hai ancora fatto, firma subito la petizione indirizzata al Ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara per bloccare qualsiasi tentativo di indottrinamento gender nelle scuole. Unisciti a questa battaglia per la libertà educativa!

Unisciti a noi: difendiamo la verità!

La battaglia contro l’indottrinamento gender nelle scuole non si vince da soli. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti, anche del tuo!

Stiamo portando avanti una grande campagna di sensibilizzazione online, per raggiungere famiglie, insegnanti e studenti su tutto il territorio nazionale attraverso Facebook.

Ma per farlo, abbiamo bisogno del tuo aiuto concreto!

Ogni contributo, anche piccolo, ci permette di raggiungere più persone, informare, risvegliare coscienze, proteggere i nostri figli.

Perché quando si tratta dei nostri figli, non c’è spazio per il silenzio. È il momento di alzare la voce, è il momento di agire!

 

Dona