Si continua vergognosamente a violare la legge!

Si continua vergognosamente a violare la legge!

Si continuano a compiere atti vietati dalla legge.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, nella giornata di ieri, ha trascritto due atti di nascita di due minori nate all’estero, come figlie di due donne.

“Con emozione oggi abbiamo trascritto altri due atti di nascita formati all’estero di figlie di due mamme. Con questo atto garantiamo i diritti a due bellissime bambine e alle madri pieni doveri nei loro confronti”, ha scritto Gualtieri sulla sua pagina Facebook.

“Roma è in prima linea nella promozione dei diritti e contro ogni forma di discriminazione e rinnova il suo appello al Parlamento affinché dia finalmente al Paese una legge chiara per le famiglie omogenitoriali che assicuri i loro diritti.

Con questo gesto concreto, ribadiamo, con coerenza, di essere al fianco della comunità Lgbtq+ per rendere Roma una città sempre più aperta, accogliente, inclusiva, che
sappia riconoscere i diritti di tutte e di tutti”.

La citta di Roma, la capitale d’Italia, non ha bisogno di dimostrazioni di simili “aperture”, soprattutto se quest’ultime, come nel caso in esame, vengono a coincidere con una palese ingiustizia nei confronti delle minori, che cresceranno senza un padre.

E, soprattutto, se sono contrarie a ciò che prevede la legge, come ha ricordato il ministro dell’Interno Piantedosi nell’aprile dello scorso anno, durante il question time alla Camera dei Deputati, di cui di seguito ti riporto l’intervento.

“In Italia la formazione di atti di nascita recanti l’indicazione di genitori dello stesso sesso e il riconoscimento della filiazione da parte di altro genitore avente lo stesso sesso della madre partoriente non sono consentiti dalla normativa vigente e tale preclusione è ampiamente suffragata da consolidata giurisprudenza.

Parimenti è esclusa la trascrizione di atti di nascita formati all’estero riconducibili alla fattispecie della maternità surrogata, attestanti il riconoscimento di filiazione nei confronti del cosiddetto genitore d’intenzione, in assenza di un legame biologico tra lo stesso e il minore”.

Ora, stante quanto affermato dal ministro dell’Interno, ci chiediamo e ti domandiamo: è questo l’esempio che dà al mondo il primo cittadino della capitale d’Italia? Ovvero, l’esempio di essere il “primo cittadino” ad infischiarsene di quanto prevede la legge dello Stato di cui la sua città è capitale?

Noi non abbiamo parole e continueremo a non averne sino a quando non verrà fatta chiarezza su questi grossolani cortocircuiti istituzionali.

Aiutaci a far emergere questa scandalosa situazione e a pretendere che la legge dello Stato sia rispettata!


Attribuzione immagine: Opera propria, CC BY-SA 4.0, Wikimedia
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