Sono raddoppiate le persone che si dichiarano LGBT nell’ultimo decennio!

Sono raddoppiate le persone che si dichiarano LGBT nell’ultimo decennio!

Negli ultimi dieci anni, negli Stati Uniti d’America, il numero di persone che si dichiarano LGBTQ+ è raddoppiato.

Ad attestarlo è Gallup, società di analisi e consulenza, con sede a Washington.

Di seguito potrai vedere con i tuoi occhi il grafico che ha realizzato, il quale mostra plasticamente cosa è accaduto nell’arco di dieci anni.


Grafico 1


Il sondaggio si basa su un campione di interviste realizzate a circa 10.000 adulti.

Ebbene, se l’86% di questi si dichiara eterosessuale, il 7% si identifica come LGBTQ+.

È interessante notare come si distribuiscono gli orientamenti all’interno di questo 7%.

«Come accade di solito, la maggior parte degli adulti LBGT - più della metà, o il 4,2% di tutti gli adulti statunitensi - si identifica come bisessuale. Circa un adulto LGBT su cinque si identifica come gay, circa uno su sette afferma di essere lesbica e poco meno di uno su 10 si identifica come transgender» (U.S. LGBT Identification Steady at 7.2%).

Il sondaggio non si ferma soltanto alla considerazione di questi dati, ma indaga anche gli orientamenti sessuali LGBT in riferimento alle diverse generazioni che si sono susseguite.


Grafico 2


È la Generazione Z, che comprende i giovani nati tra il 1997 e il 2004, a contare la percentuale più alta di persone che si identificano come LGBT.

A seguire vengono i Millennials, ossia la generazione che comprende le persone nate tra i primi anni ’80 e la metà degli anni ’90.

Questi dati confermano per filo e per segno diverse caratteristiche che abbiamo sempre saputo.

In primis, l’elemento riguardante l’incidenza della bisessualità tra persone LGBT, che mette fortemente in crisi l’adagio comune e stereotipato che recita: “Le persone nascono così”, utilizzato solitamente.

“Così come?”, verrebbe da chiedersi. Eh già, perché in realtà a questo interrogativo non sanno rispondere neppure loro.

E con il passare del tempo sarà sempre più difficile, visto che l’identità di genere auto percepita può variare di stagione in stagione, o di giorno in giorno.

In secondo luogo, non può che constatarsi in maniera evidente l’incidenza del fattore sociale, legato ad una vera e propria “moda”, particolarmente tra i più giovani.

Ti abbiamo già ricordato, a tal proposito, le sconvolgenti parole pronunciate di recente dal medico transessuale Marcy Bowers, presidente della World Professional Association for Transgender Health (WPATH), che ha parlato di un “contagio sociale” in atto nelle giovani generazioni, per quel che riguarda l’identificazione come LGBT. (Trans Kids Deserve Private Lives, Too).

Queste notizie giustificano la battaglia che sta conducendo il Partito repubblicano, con i suoi governatori, deputati e senatori, in almeno 15 Stati, al fine di arginare questo fenomeno.

L’ultima notizia, di pochi giorni fa, riguarda il Tennessee, che ha approvato un disegno di legge che inserisce forti limitazioni riguardanti le esibizioni pubbliche di drag queen (Tennessee takes lead in Republican effort to restrict drag shows).

Questi dati devono spingerci a lottare con ancora più forza per difendere la libertà educativa delle generazioni più giovani.

Devono spingerci a mostrare loro, con ancor più enfasi, la freschezza e la bellezza della famiglia naturale, fondata sul matrimonio tra uomo e donna.

Per fare tutto ciò contiamo sul tuo sostegno morale e materiale, senza il quale potremmo fare ben poco, come sai bene.

Ricorda sempre che in futuro, davanti al tribunale della storia e, soprattutto, dinanzi al tribunale di Dio, io e te, se resteremo inerti, non avremo alcuna scusa da addurre dinanzi alla fatidica domanda: “Cosa avete fatto quando potevate agire?”


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