Turismo e propaganda: Emilia Romagna al servizio dell’ideologia LGBT!

Turismo e propaganda: Emilia Romagna al servizio dell’ideologia LGBT!

L’Emilia-Romagna, terra di tradizioni e operosità, sta scivolando sempre più nell’abbraccio di un’ideologia che avanza senza freni, travestita da lotta per i diritti, ma in realtà mossa da meri interessi economici.

L’ultima trovata? Il “bollino arcobaleno”, un marchio imposto agli operatori turistici affinché si conformino ai dogmi del pensiero unico.

Con la scusa dell'inclusione, la Regione lancia un progetto che nulla ha a che vedere con la tutela di reali diritti, bensì con il business travolgente del turismo LGBT, che smuove miliardi a livello globale.

Il grande inganno: diritti o business?

Esistono forse discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali in Emilia-Romagna? Sono forse negati loro accesso a hotel, ristoranti, servizi? 

La risposta è ovvia: NO! I diritti sono già garantiti, la parità esiste. 

E allora a cosa serve questa imponente operazione di “rieducazione” degli operatori del turismo? Perché imporre corsi di formazione, strategie di marketing specifiche e linee guida ad hoc?

Semplice: perché oggi l’ideologia non si impone più solo nelle scuole e nelle istituzioni, ma anche nel commercio, nell’impresa, nella quotidianità di chi lavora. 

E guai a dissentire! Chi non si adegua viene etichettato, escluso, messo all’angolo.

Il ricatto del pensiero unico

Ma il vero pericolo non è solo economico. Il vero nodo è culturale! 

L’istituzione del “bollino arcobaleno” non è un’iniziativa facoltativa: è un marchio di conformità. Chi si rifiuterà di adeguarsi? Chi avrà il coraggio di dissentire? 

Si sta creando un meccanismo subdolo: se non ti adegui, sei fuori. Se non esponi il marchio della nuova ortodossia, rischi di venire etichettato, ostracizzato, accusato di chissà quale discriminazione. 

Ecco il vero volto dell’inclusione: un’imposizione mascherata da progresso!

Non possiamo permettere che questa ideologia si imponga senza resistenza. Abbiamo urgente bisogno del tuo aiuto per contrastare questa deriva e incrementare la nostra vasta campagna di informazione e sensibilizzazione tramite Facebook. 

Ogni donazione è una voce che si alza forte contro l’omologazione forzata. Contiamo su di te!

Un mondo dove tutto è mercato, anche i valori

Mentre le vere emergenze dell’Italia – la crisi demografica, il collasso economico, la perdita di identità culturale – vengono ignorate, le istituzioni trovano tempo e risorse per creare nuovi bollini e corsi di formazione ideologica. 

Tutto si riduce a mercato, tutto si trasforma in prodotto. Anche i valori, anche l’identità, anche la storia.

Oggi è il turismo, domani sarà il lavoro, poi la società intera: chi non si conforma verrà progressivamente escluso. 

E così, dietro la favola dell’accoglienza, si cela il progetto di un mondo in cui non sei libero di pensare diversamente, ma solo di allinearti.

Il futuro è ancora nostro, se avremo il coraggio di difenderlo

Non possiamo restare in silenzio! Non possiamo accettare che l’Emilia-Romagna, terra di identità radicate, venga trasformata in un campo di sperimentazione ideologica.

Respingere questa deriva non significa discriminare nessuno, ma difendere la libertà di tutti. L’uguaglianza non si costruisce con marchi e certificazioni!

Ma se continueremo a cedere di fronte a queste pressioni, presto non ci sarà più nulla da difendere.

È il momento di fare la differenza! Abbiamo il dovere di fermare questa deriva ideologica, prima che diventi troppo tardi.

Per questo, ti chiediamo di unirti a noi in questa battaglia. Con il tuo aiuto, possiamo ampliare la nostra massiccia campagna di sensibilizzazione per informare il maggior numero di persone e contrastare l’imposizione di questa ideologia pervasiva. È fondamentale che la nostra voce arrivi lontano!

Insieme, possiamo fermare questa follia! Non lasciare che il nostro futuro venga deciso da chi vuole trasformare i diritti in business e le persone in numeri.

 

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