Aborto chimico: il genocidio silenzioso da fermare subito! Diciamo BASTA!

Aborto chimico: il genocidio silenzioso da fermare subito! Diciamo BASTA!

Oggi, la battaglia per la Vita si gioca soprattutto su un nuovo fronte: l’aborto farmacologico.

È qui che si è spostato gran parte del business, della propaganda e dell’influenza culturale. 

Negli Stati Uniti, Planned Parenthood invia per posta le pillole abortive, mentre in Italia le principali emittenti nazionali hanno trasmesso uno spot che promuove “EllaOne”, definita con leggerezza un “contraccettivo d’emergenza”.

Ma non è solo uno spot. È una strategia ben precisa.

Progressisti e radicali spingono per far passare queste pillole come una soluzione facile e indolore per ogni gravidanza “indesiderata”.

L’Associazione Luca Coscioni le definisce “sicure ed efficaci”. Ma non lo sono affatto!

Dietro la promozione dell’aborto chimico si nasconde un’enorme macchina di disinformazione. C’è chi guadagna, mentendo, sulla pelle delle donne e dei figli nel grembo materno.

È tempo di dire la verità! È nostro dovere lanciare l’allarme, sostenuto da fatti, non da ideologie.

Cosa dicono davvero gli studi?

Un recente studio pubblicato dall’Ethics & Public Policy Center e condotto da Jamie Bryan Hall e Ryan T. Anderson svela dati inquietanti.

Analizzando 865.727 casi reali di aborto con mifepristone (RU486), i ricercatori hanno rilevato che il 10,93% delle donne ha avuto gravi eventi avversi: infezioni, emorragie, sepsi.

Eppure, il foglietto illustrativo parla di un rischio “inferiore allo 0,5%”. Falso! Il tasso reale è almeno 22 volte superiore.

E non basta: la FDA americana ha approvato il farmaco basandosi su soli 10 studi clinici, per un totale di circa 30.000 partecipanti, con dati vecchi di oltre dieci anni.

È evidente che questa decisione va rivista e corretta con urgenza. Le donne meritano verità e sicurezza!

Per questo motivo, ti invitiamo a firmare subito la petizione indirizzata al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per chiedergli due cose, semplici ma fondamentali:

1)    Che i fogli illustrativi di questi farmaci riportino informazioni complete, corrette e aggiornate.

2)    Che non vengano più venduti come farmaci da banco, accessibili senza ricetta, soprattutto da parte dei minori.

Dobbiamo bloccare questa macchina di morte per il bene delle donne e dei figli nel loro grembo!

Ma non è sufficiente! È anche indispensabile lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione su Facebook, per risvegliare le coscienze e mettere in guardia quante più persone possibile di fronte alla pericolosa deriva che stiamo vivendo.

Tale operazione ha però un costo, che da soli non riusciamo a sostenere. Per questo, abbiamo bisogno del tuo aiuto!

Il silenzio è complice: dobbiamo agire, e dobbiamo farlo ora. Scendi in campo al nostro fianco!

La situazione in Italia: ancora più grave

Nel nostro Paese, “EllaOne” – la cosiddetta “pillola dei 5 giorni dopo” – può essere acquistata senza ricetta, anche da minorenni.

Un farmaco ad azione abortiva messo sullo stesso piano di un banale analgesico!

Nel 2023 sono state vendute in Italia oltre 760.000 confezioni di “EllaOne”, pari al 61% di tutte le pillole post-coitali. Una cifra spaventosa.

Ma qual è il problema? Il principio attivo, ulipristal acetato, può impedire l’annidamento dell’embrione nell’utero se il concepimento è già avvenuto.

In quel caso, non è più contraccezione. È aborto!

Alcuni ricercatori hanno persino rilevato che raddoppiandone la dose, l’effetto abortivo diventa pressoché certo.

E c’è di più: l’azienda produttrice, HRA-Pharma, è riuscita a far rimuovere dal foglietto l’avvertenza contro il sovradosaggio.

Un’assurdità, se pensiamo che tale avvertenza è obbligatoria per uno sciroppo per la tosse!

Serve il TUO aiuto: difendiamo la Vita, insieme!

È evidente come l’aborto farmacologico sia diventato il nuovo campo di battaglia per chi, come noi, difende la Vita! E’ quindi tempo di agire, prima che sia troppo tardi.

Per questo chiediamo al ministro della Salute che la legge imponga per tali prodotti un’informazione completa e corretta.

E che non vengano proposti come banali farmaci da banco. È nostro dovere fermare l’aborto chimico!

Sottoscrivi subito la petizione promossa da Generazione Voglio Vivere!

E aiutaci con la tua miglior offerta a lanciare una grande campagna d’informazione via social, per diffondere queste notizie al maggior numero di persone.

Il tuo contributo ci consentirà di trovare tanti nuovi amici, pronti ad unirsi a noi in questa battaglia per la Vita. Confidiamo nel tuo aiuto, senza il quale nulla sarebbe possibile!

Coraggio! Pretendiamo fogli illustrativi completi e corretti e fermiamo la diffusione dell’aborto chimico.

 

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