Agenda LGBT nelle scuole: una deriva sempre più pericolosa!

Agenda LGBT nelle scuole: una deriva sempre più pericolosa!

Ormai l'indottrinamento gender nelle scuole e nell'amministrazione italiana sta dilagando sempre più, diffondendosi a macchia d’olio e minando le fondamenta della nostra società.

E le notizie di cui ti parleremo oggi non fanno altro che confermare questa preoccupante deriva.

Dal 21 ottobre 2021, data d'inizio del suo mandato, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha imposto con forza l'agenda LGBT, destinando recentemente 420.000 euro pubblici a 15 progetti di educazione affettiva nelle scuole medie dei municipi romani per gli anni scolastici 2024-2025.

Fin dall'inizio, l'amministrazione Gualtieri ha trasformato Roma in un laboratorio dell'ideologia arcobaleno, istituendo nell'aprile 2022 l'Ufficio Diritti LGBT+, affidato all'attivista Marilena Grassadonia, già a capo dell'Associazione Famiglie Arcobaleno. 

Quest'ultima porta avanti da tempo un'agenda radicale che minaccia l'innocenza dei nostri figli con progetti LGBTQIA+ nelle scuole, la Carriera Alias e l'uso di linguaggi che negano la nostra cultura, sostenendo persino l'utero in affitto e l'adozione per coppie dello stesso sesso.

Iniziative ideologiche senza precedenti

Durante il suo mandato, Gualtieri ha promosso iniziative ideologiche senza precedenti, come l'inaugurazione del "treno arcobaleno" sulla linea A della metropolitana in occasione del Gay Pride 2024, in sintonia con la piena adesione della Giunta al manifesto politico della manifestazione. 

Inoltre, nel dicembre 2022, è stata lanciata sul sito di Roma Capitale la sezione "Per una capitale dei diritti", un podcast che propaganda le politiche LGBT+ e mira a influenzare le menti dei più giovani.

Gravissimi sono i provvedimenti come la trascrizione di atti di nascita che cancellano la figura paterna e i corsi di formazione obbligatori intrisi di ideologia gender per educatori di nidi e scuole d'infanzia. 

Neppure gli studenti più grandi sono al sicuro: progetti come "Ti presento Andrea", che promuovono una visione distorta dell'identità di genere, sono entrati nelle scuole medie e superiori, mentre i documenti ufficiali ora possono registrare minori con due madri o due padri, cancellando la realtà biologica.

La situazione è estremamente grave e impone un intervento urgente e deciso!

È assolutamente intollerabile restare indifferenti di fronte a questa pericolosa deriva ideologica, che minaccia di minare alle fondamenta i valori morali e l’integrità dell’educazione dei nostri figli.

Ma non è troppo tardi! Abbiamo ancora la possibilità di invertire la rotta e rimediare a questa situazione con azioni concrete ed efficaci. Come? Abbiamo due modi.

1) Firmando, se non lo hai già fatto, la petizione promossa da “Generazione Voglio Vivere” per fermare l’indottrinamento gender nelle scuole, indirizzata al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara;

2) Sostenendo la campagna di sensibilizzazione, che intendiamo ampliare tramite Facebook, per informare il più possibile in merito alla pericolosa deriva a cui stiamo andando incontro.

Risorse pubbliche utilizzate per agende radicali

Questa grave ondata ideologica non si ferma qui!

Mezzo milione di euro è stato stanziato per i cosiddetti "migranti LGBT", equiparandoli alle donne vittime di violenza, una scelta assurda che svilisce le vere emergenze sociali. 

Tutto ciò avviene a discapito delle famiglie, dei cittadini, dei nostri figli, compromettendo il loro diritto a un'educazione sana e il ruolo insostituibile dei genitori.

Ma la situazione si fa ancora più preoccupante!

Infatti, è sconcertante constatare come, in Molise, la maggioranza di centrodestra abbia voltato le spalle ai propri elettori, scegliendo di sostenere la mozione del centrosinistra per l’adesione alla Rete Ready, una rete di “amministrazioni LGBTQ+” che impone l’introduzione di cosiddetti “percorsi di formazione e informazione” nelle scuole, rivolti a docenti, personale ATA, genitori e studenti. 

Dietro il paravento del contrasto alle discriminazioni, si nasconde in realtà l’introduzione nelle classi dell’ideologia gender, cioè di un vero e proprio lavaggio del cervello dei minori sull’identità di genere “fluida”, sul cambio di sesso, sulla transizione sociale con la “Carriera Alias” e altri pericolosi temi ideologici.

Non possiamo restare in silenzio! Dobbiamo agire ora per difendere l'educazione dei nostri figli!

 

Attribuzione Immagine: @ Unsplash
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