
ALLARME: in Italia nascite ai minimi storici. Stiamo scomparendo!
In Italia stiamo scomparendo! Non è un’esagerazione, è la fredda verità dei numeri.
Nel 2024 sono nati appena 369.944 bambini, quasi 10mila in meno rispetto al 2023. E nei primi mesi del 2025 il crollo continua: 13mila nati in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a un -6,3%.
L’Istat parla chiaro: da oltre 15 anni le nascite calano senza sosta, passando da più di 576mila nel 2008 agli attuali livelli minimi.
In meno di una generazione, abbiamo perso più di 200mila nuovi italiani all’anno.
Non è solo una crisi demografica: è una crisi di speranza, di futuro, di vita.
Dietro i numeri ci sono le scelte — o le rinunce — di migliaia di giovani coppie che, tra precarietà, solitudine e cultura dello scarto, non trovano più il coraggio o le condizioni per accogliere una nuova vita.
E in questo deserto umano e spirituale, si promuovono ancora aborto e fecondazione artificiale come se fossero conquiste, invece di ferite profonde alla dignità della persona e al dono della maternità.
È tempo di dire basta. È tempo di rimettere la vita al centro del nostro Paese!
Per questo, se non l’hai ancora fatto, ti invitiamo a firmare subito la petizione “Fermiamo la glaciazione demografica!”, un appello a tutti gli italiani che credono nel valore sacro della vita, dal concepimento alla morte naturale, e che non vogliono assistere in silenzio al tramonto del nostro popolo.
E se vuoi fare ancora di più… aiutaci a diffondere questo messaggio di verità e di speranza!
Con una tua donazione, anche piccola, puoi sostenere la grande campagna di sensibilizzazione online che stiamo portando avanti per difendere la vita e risvegliare le coscienze.
Ogni contributo ci permette di raggiungere più persone, di dare voce ai più piccoli, e di contrastare la cultura della morte con la forza dell’amore e della verità.
Il tasso di natalità in Italia è sceso a 6,3 nati ogni mille abitanti, il minimo storico: nel 2008 era di 9,7.
Ogni anno, le culle si svuotano e le scuole chiudono classi.
Il numero medio di figli per donna è oggi 1,18 (e secondo i dati provvisori del 2025 è sceso addirittura a 1,13), ben lontano dalla soglia di sostituzione di 2,1 necessaria per mantenere stabile la popolazione.
Un dato che non si vedeva nemmeno nei tempi di guerra.
La nostra civiltà, che un tempo esaltava la famiglia e la maternità, ora sembra vergognarsi della vita.
L’aborto — sempre più normalizzato — continua a mietere vittime innocenti nel silenzio delle istituzioni.
La fecondazione artificiale, invece di restituire speranza, riduce la vita a un esperimento da laboratorio, mercificando il corpo della donna.
Così, mentre le politiche pubbliche ignorano questi dati, la società invecchia, le culle restano vuote e il futuro si spegne.
Non possiamo restare indifferenti! Ognuno di noi può diventare voce di chi non ha voce.
L’Italia è la culla della vita, della fede e della civiltà. Non lasciamo che diventi la culla vuota d’Europa.