Col S. Rosario chiediamo perdono a Dio per le gravi offese arrecategli coi “Gay Pride”!

Col S. Rosario chiediamo perdono a Dio per le gravi offese arrecategli coi “Gay Pride”!

L’Europa inventa privilegi fittizi ed i “Gay Pride” li portano in piazza. È tutto calcolato. Ma noi oggi possiamo opporci e dire “basta”. Con la forza immensa della preghiera.

Ecco quel che sta accadendo. Giugno è il mese tradizionalmente dedicato alla devozione del Sacratissimo Cuore di Gesù.

Ma da anni è divenuto purtroppo anche il mese in cui si consuma ovunque nel mondo la triste ritualità dei “Gay Pride”.

Si tratta di manifestazioni pubbliche di ”orgoglio” omosessuale, promosse con un preciso obiettivo: quello di sovvertire i principi cardine dell’ordine naturale e della società umana.

È esattamente ciò che sta cercando di fare l’ideologia Lgbt, dilagante ovunque. Anche in Europa col piano «Unione di uguaglianza: strategia 2026-2030 per l’uguaglianza Lgbtiq».

È stato fortemente voluto dalla Commissione presieduta da Ursula von der Leyen, che ne ha incaricato la commissaria per la Parità, Hadja Lahbib.

Dovrebbe essere adottato entro il quarto trimestre del 2025. Con un obiettivo: «consolidare i progressi compiuti» con la strategia precedente, riguardante il periodo 2020-2025. Quali progressi?

Ad esempio, sovvenzionare con soldi pubblici progetti ed organizzazioni Lgbt, quelle stesse che poi organizzano i “Gay Pride”.

Oppure imporre agli Stati membri il “certificato europeo di filiazione”, votato dall’Europarlamento, con cui introdurre omogenitorialità e maternità surrogata.

Ma tra i “progressi” la Commissione Ue ha posto anche i duri attacchi con relativa sospensione di fondi già sferrati contro Ungheria e Polonia, restie ad uniformarsi all’omototalitarismo.

Noi dobbiamo dire “basta” all’imperversare dell’ideologia Lgbt. E giugno è il mese giusto per farlo.

Il prossimo “Gay Pride” a Milano è stato fissato per il prossimo 28 giugno. In passato tale corteo “arcobaleno” non ha risparmiato oscenità e blasfemie.

Come cattolici e come italiani, non possiamo esimerci dall’offrire a Nostro Signore un gesto di pubblica riparazione e testimonianza.

In unione con altre realtà cattoliche del territorio, abbiamo organizzato dunque un S. Rosario di riparazione, al quale ti invitiamo a partecipare!

Il S. Rosario avrà luogo domenica 29 giugno alle ore 16.30 in largo Cairoli a Milano. Preghiamo il Signore, chiedendoGli perdono delle offese inflittegli col “Gay Pride”!

Partecipa anche tu! Invita familiari ed amici, contatta il tuo sacerdote e chiedigli di unirsi come parrocchia alla recita di questo S. Rosario.

È molto importante. Per questo dobbiamo farlo sapere a più gente possibile. Intendo lanciare perciò una vasta campagna di sensibilizzazione tramite i social!

Ma farlo ha un costo, che da soli non potremmo sostenere. Per questo, abbiamo bisogno del tuo aiuto!

La forza della preghiera è immensa. Il S. Rosario è il modo migliore per chiedere a Nostro Signore perdono dei vari “Gay Pride” e dell’imperversare del totalitarismo Lgbt contro natura.

In Italia come in Europa. Ad esempio, la Commissione Ue, nella citata “strategia” 2026-2030 «Unione di uguaglianza», utilizza un vocabolario assolutamente ideologico, mistificante e distorto.

Espressioni come “propaganda Lgbtiq” e “ideologia di genere” vengono bollate come «dichiarazioni odiose».

Nel mirino finiscono quanti affermano che si nasce maschi e femmine o che il matrimonio è solo tra uomo e donna!

Siamo lontani anni luce da quel che scrisse Giovanni Paolo II nell’enciclica Veritatis splendor del 6 agosto 1993: «Non c’è libertà al di fuori o contro la Verità» (n. 96).

Diversamente è solo «un pretesto per vivere secondo la carne» (Gal 5, 13), il che non va bene. Ma è esattamente ciò che sta avvenendo!

Proprio per questo la Commissione europea sta creando nuovi, ingiustificati privilegi per gli individui Lgbt.

Quei privilegi, che poi verranno ostentati ovunque nelle piazze nel corso dei vari “Gay Pride”. A partire da quello di Milano.

Diamo testimonianza contro tutto questo. Preghiamo tutti insieme il Signore, chiedendoGli perdono delle offese inflittegli con questi cortei “arcobaleno”.

Partecipa anche tu al S. Rosario! Ed aiutaci, con la tua migliore offerta, anche a lanciare una vasta campagna d’informazione per trovare nuovi amici pronti ad unirsi a noi in preghiera!

Non a caso San Pio da Pietrelcina diceva che il Rosario «è la preghiera di Colei che trionfa su tutto e su tutti».

Coraggio, dunque! Recitiamolo insieme!

 

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