
Il comune di Roma finanzia il Pride con 80mila euro: soldi pubblici per propaganda ideologica!
Mentre Roma sprofonda tra buche, scarsa sicurezza e servizi al collasso, il sindaco Gualtieri spende 80.000 euro di denaro pubblico per sostenere il Roma Pride del 14 giugno, finanziando il Circolo Mario Mieli tramite Zetema, a supporto di ufficio stampa, artisti, audio, luci e allestimenti.
Un finanziamento illegittimo, perché l’articolo 1 dispone che solo iniziative di "pubblico interesse" possano essere sovvenzionate e il Pride, una manifestazione politicizzata, divisiva, con richieste aberranti e anti-scientifiche, non ha nulla che vedere con tutto ciò.
Tra le richieste contestate:
- promozione del non-binarismo di genere, inclusi i bambini, con l'uso della schwa;
- sostegno alla transizione di genere minorile, all’adozione per coppie omosessuali, alle “terapie di conversione” come se fossero repressive, e alla carriera alias nelle scuole, istituzioni e sport;
- promozione dell’utero in affitto;
- esposizione simbolica di sagome di politici a testa in giù, tra cui la scrittrice J.K. Rowling.
In più, anche il Municipio IX avrebbe stanziato ulteriori fondi e un carro dedicato all'“educazione affettiva”.
Non è la prima volta: come per la manifestazione pro-Europa da 350 mila euro, Gualtieri continua a usare le casse del Comune come bancomat per finanziare eventi di parte, ignorando i bisogni reali dei romani.
Delibera 206 del 29 maggio 2025, approvata in fretta e senza passaggio in Assemblea Capitolina: una scelta grave, arrogante e non condivisa. Il sindaco, in fascia tricolore, ha persino sfilato sui carri, legittimando comportamenti e slogan che offendono la dignità e la convivenza civile.
Altro che “inclusione”: questo è uso strumentale del denaro pubblico, trasformando l’amministrazione in un palco permanente per battaglie ideologiche.
Chiediamo che questi finanziamenti ideologici e l’avvio di un serio dibattito in Assemblea Capitolina: chi decide come vengono spesi i nostri soldi? Chi ha autorizzato questo scempio?
Roma e l'Italia intera meritano risposte e rispetto. Non altri spot ideologici a spese dei cittadini!