Il Piemonte boccia il suicidio assistito!
Qualche giorno fa Regione Piemonte ha bocciato la proposta di legge di iniziativa popolare “su procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito”.
Il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia (Lega) ha posto la pregiudiziale di costituzionalità in quanto “gli atti di disposizione del corpo, tra i quali rientra il suicidio assistito, incidono su aspetti essenziali dell’identità e dell’integrità della persona e richiedano, dunque, uniformità di trattamento sull’intero territorio nazionale”.
Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato con 23 sì e 12 no la pregiudiziale di costituzionalità posta dal presidente Stefano Allasia, rispedendo al mittente il tentativo radicale di ottenere, per via surretizia, la regolamentazione del suicidio assistito.
Una scelta che premia il lavoro del centrodestra in regione e che dimostra che quando si lavora compattamente in difesa della vita, della famiglia e della libertà educativa si raggiungono ottimi risultati.
Negli ultimi mesi abbiamo purtroppo assistito in alcune regioni a situazioni dove il centrodestra, a partire dai suoi massimi vertici, ha preferito invece prendere una posizione contraria a quella dello stesso partito di appartenenza.
Basti soltanto ricordare il caso del Veneto con il presidente Luca Zaia, o quello della Lombardia.
Come abbaimo avuto già modo di dirti in precedenti occasioni, se tu lo vorrai continueremo ad essere qui a relazionarti sul comportamento dei singoli esponenti e, in generale, delle forze politiche, in vista delle elezioni europee di giugno.
Uno degli strumenti più importanti per farci sentire è il voto. Tutti costoro, dovranno dimostrare a noi, con i fatti, le iniziative prese in difesa o a favore della vita, della famiglia e della libertà educativa.
Non siamo e non saremo più disposti a farci prendere in giro e a firmare cambiali in bianco, sia ben chiaro!