La barbarie della fecondazione assistita

La barbarie della fecondazione assistita

Non c’è da stupirsi più di nulla.

Sono state rese note le nuove linee guida del ministero della Salute, al cui interno si prevede che dopo la fecondazione assistita dell’ovulo, il consenso alla procreazione medicalmente assistita non può più essere revocato.

La donna può dunque richiedere l’impianto dell’embrione anche se il partner sia deceduto o se è cessato il loro rapporto.

Ti ricordiamo che per fecondazione assistita (o artificiale) “si intendono (…) le diverse procedure tecniche volte a ottenere un concepimento umano in maniera diversa dall’unione sessuale dell’uomo e della donna”, ricorda il documento “Il rispetto della vita umana nascente e la dignità della procreazione” della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Le tecniche di fecondazione assistita (in modo particolare quella “in vitro”) aprono di fatto la possibilità ad altre forme di manipolazione biologica o genetica degli embrioni umani, ledendo gravemente la dignità umana.

Sulla rivista Vanity Fair, la ginecologa Daniela Galliano, dopo aver appreso la notizia, ha significativamente osservato: “non posso non chiedermi il motivo per il quale allora rimane in essere il divieto di accesso alla PMA per le donne single, visto che di fatto anche la donna che ha divorziato è single”.

Un’affermazione del genere fa ben comprendere come, una volta aperta la strada a simili tecniche manipolative dell’essere umano, risulti incomprensibile voler disquisire su “problemi secondari” quali la presenza di un futuro “padre” necessario ad una sana educazione del nascituro.

Come più volte abbaimo avuto modo di dirti, è assolutamente evidente che quando si varca il confine della violazione della dignità umana, è inevitabile la caduta sempre più in basso.

Per questo motivo, non possiamo e non dobbiamo mai omettere di ricordare la nostra contrarietà a tutte le tecniche di fecondazione assistita.

Ti consigliamo vivamente di leggere, a tal proposito, il documento che abbiamo citato poc’anzi, della Congregazione per la Dottrina della Fede (ora divenuto Dicastero).

Ti ricordiamo che per le battaglie possiamo contare esclusivamente sul tuo aiuto. Non farcelo mai mancare!

Non devono zittirci, queste cose vanno dette e devono essere gridate a gran voce.


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