La verità di Rampelli e la schizofrenia della sinistra
Siamo alla follia!
Quante volte ti abbiamo ripetuto questa frase, e credo a ragion veduta, perché quello che sta andando in scena anche in queste ore, è davvero indescrivibile.
Sabato 18 marzo, il vicepresidente della Camera di FdI, Fabio Rampelli, durante la trasmissione In Onda su La7, ha osservato che “gli omosessuali spacciano per loro il figlio che vogliono registrare all’anagrafe”, a proposito del tema che sta tenendo banco in queste ore e di cui ti abbiamo parlato di recente (qui e qui).
Parole che esprimono la realtà umana per come essa è, e non per come si vorrebbe che fosse, al contrario di taluni che scambiano la realtà per un pezzo di carta e omettono di guardare cosa v’è dietro.
Inutile dirti che per queste parole di Rampelli, nel giro di poche ore, si è scatenato un putiferio che non accenna a placarsi.
La frase dell’esponente di FdI è giunta dopo la manifestazione tenutasi poche ore prima a Milano, e indetta da diverse sigle afferenti alla comunità LGBT, a cui ha partecipato anche la neosegretaria del Pd, Elly Schlein, oltre a diversi esponenti della sinistra.
Lo scopo della manifestazione era quello di protestare contro il divieto di trascrizione all’anagrafe dei bambini di coppie omosessuali, ribadito nei giorni scorsi da una circolare indirizzata ai prefetti, da parte del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
A cui va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno, affinché faccia rispettare una legge dello Stato conforme al diritto naturale.
Sul tema è intervenuta ieri anche la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, ospite di Lucia Annunziata alla trasmissione Mezz’ora su Rai3.
La ministra ha parlato di ciò che v’è dietro l’adozione omosessuale, ovvero la pratica dell’utero in affitto e «il vero e proprio mercato», che si svolge in «fiere internazionali dove una maternità può costare anche 100 mila euro» e che fra le altre cose presenta anche «connotazioni razziste, (perché) si scelgono gli ovociti delle donne bianche, e quelle delle donne nere costano di meno».
La ministra, da parte sua, non ha avuto alcun dubbio: una simile pratica deve diventare «reato universale», ha osservato. («Spacciano quei bambini per i loro figli»: Rampelli contro i genitori gay. E Roccella attacca «l’utero in affitto»).
E mirano proprio a questo le due proposte di legge, presentate da FdI sia alla Camera che al Senato, in febbraio.
In senso opposto, la proposta di legge annunciata sabato dal Pd, favorevole al matrimonio ugualitario, alle adozioni e alle trascrizioni, a firma Alessandro Zan.
Questo è il momento in cui la coalizione di centro-destra deve farsi trovare compatta e non cedere di un millimetro dinanzi alle richieste, alle pressioni, ai “suggerimenti” della sinistra, ma anche di qualche tendenza “liberal” in seno alla stessa compagine governativa.
Perché sai molto bene, come lo sappiamo noi, degli errori commessi in passato, quando ci si illudeva che i compromessi avrebbero risolto molte cose, e invece le hanno peggiorate evidentemente, se ci troviamo a questo punto.
Già ti diciamo che noi ci faremo trovare pronti a questi appuntamenti, pianificando azioni e denunce, per cercare, nel limite delle nostre possibilità, di fare pressione in tal senso sui partiti e sulle personalità che compongono il Governo.
Ti chiediamo però di darci una mano, perché con le nostre sole forze non potremmo mai riuscire a svolgere quello che ci siamo proposti di fare.
Ricorda che questo è il momento giusto per difenderci e contrattaccare, ricordando che dietro il matrimonio ugualitario e l’adozione, si cela l’utero in affitto.
Bisogna ricordarlo e ribadirlo costantemente!