NO al suicidio assistito, SI’ alle cure palliative!

NO al suicidio assistito, SI’ alle cure palliative!

Ieri, il Consiglio Regionale del Veneto ha deliberato sulla delicata questione della regolamentazione del suicidio assistito e sono lieto di comunicarti che la decisione presa ci offre una prospettiva positiva e suscita speranze per il futuro.

Non è infatti passata in Veneto la legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. L’assemblea non ha approvato i primi due dei 5 articoli complessivi, che richiedevano il sì della maggioranza assoluta. Il secondo, in particolare, è un articolo “fondamentale” della legge, per cui il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti ha proposto e ottenuto il rinvio in commissione.

La decisione presa è un passo importante che incide profondamente sulla vita e sulla dignità umana e ci sprona a guardare con ottimismo alle possibilità di sviluppare un quadro normativo che rispecchi i valori fondamentali della nostra società.

Questa decisione sottolinea l'importanza di investire nella promozione di servizi di cure palliative e nel sostegno alle persone che affrontano malattie gravi. Ciò dimostra che esistono alternative rispettose della vita che meritano di essere valorizzate e potenziate.

Per questo ti chiediamo di unirti a noi nella battaglia in difesa della vita, firmando la petizione indirizzata al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, per chiedergli di prendere una posizione netta e contraria sul suicidio assistito in Italia e sostenere l’implementazione di un sistema completo di cure palliative.

La tua firma rappresenterà un passo significativo verso la difesa della dignità umana e il riconoscimento del valore insostituibile della vita in situazioni difficili.

La discussione e il voto hanno visto la spaccatura del centrodestra, con Fratelli d'Italia e Forza Italia contrari, il presidente Luca Zaia e parte della Lega favorevoli, come le opposizioni.

Queste le parole del vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ad Agorà, in merito alla bocciatura della legge sul fine vita in Veneto: "La mia posizione è assolutamente chiara: la vita va tutelata dalla culla alla fine, bisogna garantire tutte le cure necessarie alle future mamme e a coloro che sono in difficoltà alla fine dei loro giorni. Il Consiglio Regionale Veneto ha votato, hanno vinto i no, dal mio punto di vista avrei votato anch'io in quel senso lì".

Immediata è arrivata la risposta del governatore del Veneto, Luca Zaia che si era detto fin da subito favorevole al testo: "Tutte le posizioni sono rispettabili e le rispetto fino in fondo. Trovo però ipocrita da parte di qualcuno far finta che non esista nemmeno la sentenza della Consulta che autorizza il fine vita".

Qualcuno secondo il governatore "ha voluto far passare il messaggio, scorretto oltre che sbagliato, che la legge autorizzasse il fine vita. Ma non è così - prosegue - Questa possibilità esiste già in forza di una sentenza della Corte costituzionale del 2019”.

La bocciatura della proposta di legge è una prima vittoria, ma deve essere il punto di partenza per un dibattito costruttivo e per un approfondimento delle tematiche legate al fine vita, con l'obiettivo di promuovere una società che tutela la dignità di ogni individuo in ogni fase della sua esistenza.

Per questo ti chiediamo di unirti a noi e firmare ora la petizione indirizzata al Ministro Orazio Schillaci per chiedergli di promuovere alternative compassionevoli e rispettose per affrontare le sfide legate al fine vita.

La tua partecipazione è fondamentale per costruire una società che valorizzi la vita in ogni sua fase e garantisca un supporto adeguato a chi ne ha più bisogno.

La posta in gioco è alta. Se non agiamo, le forze che in Italia si battono per facilitare il suicidio assistito continueranno a diffondere una cultura di morte e convinceranno molti di noi che il suicidio è l'unica opzione per una persona gravemente malata.

Ma, se riusciremo nel nostro intento, potremmo porre fine a questa pratica letale e contribuire a diffondere una maggiore consapevolezza tra gli italiani sul valore delle cure palliative e della terapia del dolore.

Noi, insieme a tutti gli altri amici di Generazione Voglio Vivere saremo sempre qui, a batterci sul fronte della vita e a mobilitarci in sua difesa, senza fare sconti a nessuno.

È giunto il momento di compattarci e di rispondere con forza a queste minacce che attentano gravemente la dignità umana.

Grazie, come sempre, per il tuo supporto!


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