Scuola o laboratorio ideologico? 600.000 euro per imporre l'agenda LGBT ai bambini

Scuola o laboratorio ideologico? 600.000 euro per imporre l'agenda LGBT ai bambini

E' in corso, sotto gli occhi di tutti, un inquietante esperimento ideologico finanziato con i soldi dei cittadini: un vero e proprio indottrinamento gender che sta penetrando nelle nostre scuole, persino negli asili nido.

A denunciarlo sono educatori, insegnanti e famiglie allarmate da ciò che sta accadendo a Roma, dove corsi di “formazione obbligatoria” imposti dal Comune – e quindi pagati da tutti noi – stanno introducendo concetti di identità di genere fluida a bambini dai 0 ai 6 anni.

I nostri figli non sono cavie

Una testimonianza diretta ce la offre la consigliera regionale Chiara Iannarelli, responsabile del dipartimento famiglia e valori non negoziabili di Fratelli d’Italia: 

«Sono stata raggiunta, ormai da diverse settimane, da molti educatori e famiglie che stanno denunciando che in corsi resi obbligatori dal Comune di Roma come piano di aggiornamento – formazione finanziata con i fondi di tutti i cittadini – si stanno verificando episodi preoccupanti.

Questi corsi, fortemente anti-pedagogici, sono rivolti agli insegnanti, alle educatrici dei nidi (0-3 anni) e alle maestre della scuola dell'infanzia (3-6 anni). Sarebbero portati avanti anche da attiviste transfemministe dell’associazione Scosse, nota per promuovere l’introduzione del transgenderismo già nella fascia d’età dei quattro anni». 

Dove sono finiti il rispetto per l’età evolutiva, la neutralità educativa, il buon senso?

La rivoluzione silenziosa nelle nostre scuole

E non finisce qui: le stesse associazioni, come Famiglie Arcobaleno e Scosse, stanno spingendo dentro le scuole l’adozione della “carriera alias”, permettendo ai minori di cambiare nome e identità percepita, e promuovono l’uso di bagni neutri anche per i più piccoli, sulla base del cosiddetto “genere percepito”. 

Tutto questo senza il consenso delle famiglie, senza alcun dibattito pubblico, ma con centinaia di migliaia di euro in fondi pubblici.

Solo nel 2025, il Campidoglio ha stanziato 420.000 euro per un “progetto sperimentale” di educazione sessuo-affettiva rivolto a bambini delle scuole medie.

A ottobre è arrivato un altro bando da 150.000 euro dedicato esplicitamente alle associazioni LGBT nelle scuole superiori. 

In totale, oltre 600.000 euro dei nostri soldi per sostenere un’agenda ideologica che nulla ha a che fare con il vero benessere educativo dei minori.

Una macchina educativa fuori controllo

Eventi come “Educare alle differenze”, progetti come “Ti presento Andrea”, corsi come “De-costruire gli stereotipi di genere”, e ora addirittura un piano per rieducare i dipendenti pubblici con:

•    corsie preferenziali LGBT,
•    formazioni sul linguaggio inclusivo,
•    segnaletica “gender friendly”.

Si vuole trasformare la pubblica amministrazione e la scuola in un megafono ideologico? Questa è una vera e propria macchina di rieducazione sociale, costruita con i soldi dei cittadini e imposta senza confronto.

Uniamoci e difendiamo i nostri figli 

Dobbiamo chiedere trasparenza, chiarezza e un immediato STOP a questo disegno politico-educativo. La scuola deve essere luogo di crescita, conoscenza e rispetto, non un campo di rieducazione identitaria.

I genitori hanno il diritto di sapere chi educa i propri figli e quali valori vengono trasmessi. La politica ha il dovere di proteggere l’integrità dei minori e noi cittadini abbiamo il dovere di alzare la voce, ORA!

Per questo, se non l'hai ancora fatto, firma subito la petizione indirizzata al Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara per chiedergli di bloccare l’indottrinamento ideologico nei programmi scolastici e nei progetti educativi. 

La libertà educativa deve essere tutelata e i bambini devono poter crescere senza il peso di ideologie imposte dall’alto. Unisciti alla nostra battaglia!

Ma non possiamo fermarci qui! È fondamentale scuotere le coscienze e far capire a quante più persone possibile l’enorme pericolo che incombe sull’educazione dei nostri figli. E per riuscirci, abbiamo bisogno di TE, subito!

Con il tuo sostegno, possiamo rafforzare la nostra battaglia, diffondere il nostro messaggio con ancora più forza e raggiungere milioni di persone su Facebook.

Non c’è più tempo da perdere: proteggiamo l’innocenza dei nostri figli prima che venga cancellata!

La libertà educativa non si negozia, si difende. Con coraggio!

 

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