Ci ascoltano: uno stimolo per continuare a lottare!
Qualcosa sta cambiando. E noi siamo parte di questo cambiamento.
A cosa ci riferiamo?
Non so se hai avuto modo di leggere, in questi giorni, la notizia della proposta del “reddito di maternità” fatta dal capogruppo al Senato di Forza Italia Maurizio Gasparri.
Come ricorderai, questa proposta è stata oggetto di una nostra petizione lanciata ad aprile e, prima di allora, più volte riproposta da Generazione Voglio Vivere.
Il disegno di legge presentato al Senato prevede “che si possa prospettare un reddito nella misura di mille euro mensili per 12 mensilità fino al compimento del 5° anno, per persone che abbiano l’Isee al di sotto di 15mila euro”, ha affermato Gasparri.
Secondo il senatore forzista, si tratta di “una proposta che nasce dalla volontà di attuare la “legge 194” sull’interruzione di gravidanza, che viene evocata e brandita in tutti i modi”. In che modo? Dando attuazione all’art. 5 della legge 194.
Quest’ultimo prevede che “il consultorio e la struttura socio-sanitaria hanno il compito (…) di esaminare con la donna e il padre del concepito (…) le possibili soluzioni dei problemi proposti, di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza”, in particolar modo quelle di natura economica o sociale.
Naturalmente si tratterebbe di una scelta e non di un obbligo, ha tenuto a precisare Gasparri.
Ma ciò non è bastato a placare le critiche indignate della sinistra, la quale non appena si mette mano al tema della tutela della vita, si vede minacciata nell’intimo, esistenzialmente.
Per gli abortisti, come si sa, il diritto alla scelta vale più di qualsiasi altra cosa, in coerenza con l’ideologia liberale che orgogliosamente professano.
Eppure, deve essere davvero molto difficile per loro comprendere che il diritto alla scelta viene dopo quello alla vita, per una semplice conseguenza logica. Se non esisti, non scegli, molto banalmente. L’illogicità del gesto criminale di abortire sta proprio in questa contraddizione evidente.
Contraddizione che noi siamo chiamati ad evidenziare sempre e costantemente. Come vedi, infatti, i frutti poi si vedono. La proposta legislativa del senatore Gasparri conferma a noi che le attività di Generazione Voglio Vivere vengono lette, commentate e valutate anche ai più alti livelli.
E non è la prima volta che accade.
Sinceramente non sappiamo se il disegno di legge sul reddito di maternità verrà approvato, ma possiamo dirti che costituisce un segnale culturale importantissimo.
Lo leggiamo come un atto di coraggio, di cui sino a qualche tempo fa sarebbe stato persino assurdo parlarne. E invece va dato atto al senatore Gasparri di aver “sfidato” il chiacchiericcio, la retorica dietro cui si nasconde l’ideologia abortista quando si parla di aiuti alle donne, ed aver proposto qualcosa di estremamente chiaro, concreto, visibile.
Detto questo, insieme a tanti che la pensano come noi, continuiamo a sostenere che il reddito di maternità (secondo una modalità ancor più estesa di quella proposta) dovrebbe essere una politica strutturale che il nostro Paese dovrebbe adottare, se vuole evitare il tracollo demografico dei prossimi decenni e le devastanti ricadute che tale fenomeno avrà sul Pil e il welfare dell’Italia (a questo proposito, se non l’hai già fatto, ti invitiamo a firmare la petizione che ho lanciato per fermare la glaciazione demografica!).
In tutto questo, la cosa importante che desideriamo sottolineare è l’importanza del contributo che tu stai dando a Generazione Voglio Vivere e le meritate soddisfazioni che notizie come queste devono darti. Noi, ma soprattutto tu, siamo ascoltati: eccome se lo siamo!
Cosa aspetti allora a darci una mano a combattere le battaglie che ci attendono? Cosa aspetti a diventare protagonista della lotta in difesa dei principi non negoziabili (vita, famiglia, libertà educativa)?