Hanno usato 56 milioni dei nostri soldi in un anno per uccidere bimbi in grembo!
Ciò che stiamo per dirti ci ha tolto il sonno…
Nel 2022 in Italia per far abortire le donne sono stati spesi ben 56 milioni di euro!
Sono stati utilizzati soldi pubblici, quindi anche i nostri.
Non solo. Sono trascorsi 44 anni dal varo della legge 194, quella che ha legalizzato nel nostro Paese la pratica abortiva.
Ebbene, in questi 44 anni, per lo stesso aberrante motivo sono stati spesi addirittura 7 miliardi e 290 milioni dei nostri euro!
Sono tutti soldi prelevati forzosamente dalle tasche degli Italiani. Soldi utilizzati per uccidere bimbi nel grembo delle loro madri. È orribile!
Le cifre sono ufficiali. Sono state fornite recentemente dall’Opa-Osservatorio Permanente sull’Aborto nel suo terzo rapporto, intitolato «Tra clandestinità e indifferenza».
Il documento è stato elaborato sulla scorta dei numeri forniti dal Ministero della Salute e dall’Istat. La fotografia della situazione fornita è dunque drammaticamente reale.
Dal rapporto si ricava che nel 2022 gli aborti praticati sono stati 64.703 ovvero ben 2.173 in più dell’anno precedente. Più altri 280 mila criptoaborti realizzati ricorrendo alle pillole post-coitali.
«È evidente – si legge nel rapporto– come, contrariamente a quanto dichiarato nell’art. 1 della legge 194, l’aborto sia stato e venga usato come ordinario mezzo di controllo delle nascite».
Una sorta di contraccettivo, insomma, non l’«extrema ratio in casi drammatici». Vale a dire l’opposto di quanto stabilito dalla normativa, evidentemente applicata malissimo.
Senza che nessuno, dicasi nessuno abbia mai avuto nulla da ridire. Possibile che, a livello politico, si lascino prendere così per il naso, con la complicità di un’indifferenza colpevole?
Altro record negativo: per la prima volta nel 2022 gli aborti effettuati con metodo chimico (la pillola Ru486) hanno sorpassato quelli effettuati con metodo chirurgico. Un altro triste record…
Nel 2022 sono state, infatti, vendute oltre 762 mila confezioni di “pillola del giorno dopo”. Il metodo chimico però «è quattro volte più rischioso di quello chirurgico e dieci volte più mortale».
E questo non viene quasi mai detto…
Il che testimonia come «l’introduzione della contraccezione d’emergenza abbia complicato il quadro per la perdurante incertezza se sia davvero contraccettiva o piuttosto abortiva».
Per la verità, non pare che, in merito, possano esservi dubbi. L’abortività delle donne sotto i 19 anni ha raggiunto l’11% del totale.
La favoletta, secondo cui con la legge 194 gli aborti sarebbero diminuiti, rivela finalmente tutta la sua falsità e la sua ipocrisia.
Ecco perché scarsa è stata l’eco mediatica data a questo rapporto! Ma noi oggi abbiamo un compito importante: rivelare il più possibile a tutti quale sia la verità.
Per questo intendiamo lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione, servendoci di Facebook, che è un mezzo veloce, sicuro, efficace. Però ha un costo.
Insieme possiamo fare molto. È una forma di apostolato molto importante, questa...
Non possiamo lasciare che nel mondo continuino a morire bimbi innocenti nel grembo delle loro madri! Il problema, come sai, non è solo italiano, ma mondiale.
Nei Paesi Bassi, nel 2023, è stato purtroppo raggiunto un triste “record”, quello degli aborti: sono stati uccisi più di 39.332 bambini non ancora nati, oltre il 10% in più rispetto all’anno scorso.
Anche in questo caso a rivelarlo sono dati ufficiali, quelli forniti nell’ultimo rapporto della legge sulla cosiddetta “interruzione di gravidanza”. Terribile!
Ad influire negativamente è stato l’aver abolito nella normativa il periodo di ripensamento obbligatorio. Anche qui, inoltre, l’incidenza degli aborti farmacologici è stata notevole: 40,9%!
Un dato, destinato ad aumentare notevolmente dall’anno prossimo, quando la pillola abortiva potrà essere somministrata anche dai medici di famiglia.
Per questo, dobbiamo continuamente lottare per la tutela dei bambini non nati.
Dobbiamo dar voce a questi piccoli, far capire alle loro mamme, che si pentiranno del loro gesto. Ma sarà troppo tardi. Aiutaci a lanciare un’imponente campagna di sensibilizzazione!
Abbiamo purtroppo altre notizie tristi da darti… Un “record” negativo di aborti è stato raggiunto anche in Francia: 243.623 morti nel 2023! In vent’anni sono stati in tutto 5 milioni!
Un dato peggiore di qualsiasi catastrofe naturale, ma anche delle peggiori guerre in corso nel mondo. Un dato però cui i mass-media non hanno dato ovviamente il dovuto risalto.
Nonostante tutto, si tratta di un dato per difetto, poiché non tiene conto degli aborti tardivi e di quelli precoci, provocati dalla cosiddetta “pillola del giorno dopo”.
Una cosa è certa: il numero di bimbi uccisi nel grembo non farà che aumentare, se nessuno reagisce e se non si denuncia pubblicamente la tragedia in atto in tutto il mondo.
Sappiamo che puoi capirci, ce lo hai già dimostrato anche altre volte… Non possiamo restare in silenzio di fronte alla strage in corso!
Nemmeno l’alluvione in Spagna, considerata una sciagura, ha prodotto così tanti morti. Nemmeno il conflitto russo-ucraino, né quello in Medio Oriente, per i quali ci si straccia le vesti!
Eppure la piaga dell’aborto non ha la stessa rilevanza mediatica riservata a tali eventi.
Aiutaci anche tu, allora, affinché si possa dare noi voce a questi piccoli innocenti, massacrati proprio nel luogo che consideravano più sicuro ed accogliente: il grembo della loro mamma!
Il tuo sostegno per questa campagna di sensibilizzazione, che intendiamo lanciare, è davvero prezioso ed importante, anche se servisse per salvare una sola vita umana!
Dacci una mano… Uniti, ce la faremo!