Le ostetriche si ribellano: “Non saremo mai esecutrici di aborto!”

Le ostetriche si ribellano: “Non saremo mai esecutrici di aborto!”

C’è un limite che non può essere superato!

E questa volta a dirlo con forza non siamo noi, ma le stesse ostetriche italiane, la cui voce si è alzata compatta contro una proposta di legge che pretende di snaturare la loro professione e il senso stesso del loro lavoro: dare la vita, non interromperla.

Il senatore Andrea Crisanti, insieme ad altri colleghi del PD e del M5S, ha depositato un disegno di legge, di cui ti abbiamo parlato poco tempo fa, che mira a consentire alle ostetriche di praticare aborti, eludendo così la presenza di medici obiettori nelle strutture sanitarie.

Una forzatura inaccettabile, costruita su pretesti ideologici e su un grave fraintendimento della realtà professionale e morale di chi ogni giorno accompagna le donne nel miracolo della nascita.

Ma il colpo di scena è arrivato subito: le prime a dire “NO” sono state proprio loro, le ostetriche, rappresentate dalla Federazione Nazionale degli Ordini della Professione di Ostetricia (FNOPO).

La presidente Silvia Vaccari ha smentito pubblicamente Crisanti, denunciando che la proposta non è mai stata condivisa né concertata con la categoria, e che presenta “insuperabili criticità”, tali da non permettere nemmeno modifiche correttive.

«È del tutto incongruo – ha spiegato Vaccari – far transitare sull’ostetrica prestazioni di carattere medico-chirurgico, come l’interruzione volontaria di gravidanza. Le nostre competenze sono diverse, complementari, ma non sovrapponibili».

Parole semplici, ma che pesano come macigni! Le ostetriche hanno scelto di non piegarsi a una logica che riduce la loro missione a un atto tecnico, svuotato di umanità.

Una di loro, in una testimonianza che circola tra le colleghe, ha scritto: «Non ho studiato per togliere la vita, ma per accoglierla. Non voglio che il mio mestiere diventi un’arma politica».

Ecco la verità che molti fingono di non vedere: la dignità professionale nasce dal rispetto della coscienza. E nessuna legge potrà mai obbligare chi si prende cura della vita a trasformarsi in chi la interrompe.

Proprio mentre cresce la pressione per normalizzare e moltiplicare le pratiche abortive, le ostetriche italiane ci stanno dando una lezione di coraggio e coerenza.

Difendono la loro identità, la loro libertà e il loro ruolo autentico di custodi della maternità.

È per sostenere questo spirito di verità che abbiamo lanciato una grande campagna di sensibilizzazione online, per smascherare le menzogne ideologiche e promuovere il valore della vita e della coscienza professionale. Ma per potenziarla sempre più, abbiamo bisogno del tuo aiuto!

Ogni contributo, anche piccolo, ci permette di raggiungere migliaia di persone e di far circolare un messaggio che i grandi media ignorano deliberatamente.

La presa di posizione della FNOPO non è solo una questione di competenze, ma un atto politico e morale di grande valore.

In un’Italia dove troppi si piegano alla logica dell’aborto come “diritto da ampliare”, le ostetriche hanno avuto il coraggio di dire “basta”.

Hanno ricordato a tutti che la legge 194 non si migliora trasformando chi aiuta a nascere in chi aiuta a morire.

Questo gesto, chiaro e inequivocabile, deve far riflettere.

È tempo di una nuova alleanza tra professionisti della salute, cittadini e associazioni che credono nella vita, nella coscienza e nella libertà.

Per questo, ti chiediamo di aiutarci, con la tua migliore offerta, ad ampliare la nostra vasta campagna di sensibilizzazione online per dare voce a chi non viene ascoltato e contrastare la propaganda che cerca di confondere e dividere.

Ogni gesto di generosità è un passo concreto per proteggere chi difende la vita, sempre, con amore e senza paura.

Insieme possiamo difendere la verità, la vita e la dignità di chi ogni giorno la serve con amore.

 

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