
Nuovo “record” di aborti per Planned Parenthood
Un nuovo record, ma orribilmente macabro, è quello totalizzato ancora una volta da Planned Parenthood.
Tra il 2023 ed il 2024 ha raggiunto il picco di bimbi uccisi nel grembo materno, arrivando a quota 402.230 (+ 2,42% rispetto all’anno precedente)!
Ha praticato una media di 46 aborti all’ora, ben 1.102 al giorno! Un’autentica ecatombe, in grado di far impallidire la strage degli innocenti ordinata da Erode!
È quanto emerso dall’ultimo rapporto annuale, che Planned Parenthood ha diffuso - con pessimo gusto - proprio il giorno della “festa della mamma”.
Un rapporto già criticato in partenza, poiché non riporta i dati relativi alla distribuzione di pillole abortive.
Secondo alcune stime, tale pratica corrisponderebbe ormai all’80% di tutti gli aborti compiuti in diversi Stati Usa, dimostrando come questo rappresenti il nuovo campo di battaglia per la Vita.
Tutto ciò è sconcertante! Non possiamo far finta di niente con un silenzio complice! Dobbiamo assolutamente fermare, tutti insieme, questi mercanti di morte!
Oggi abbiamo due modi per farlo. Il primo consiste nel sottoscrivere, se non lo hai ancora fatto, la petizione «Fermiamo l’aborto chimico!», promossa da Generazione Voglio Vivere.
È rivolta al ministro della Salute, Orazio Schillaci, affinché imponga per legge che sul foglietto illustrativo dei prodotti con effetti abortivi venga riportata un’informazione completa e corretta.
Inoltre, la petizione chiede che questi ritrovati non siano venduti come normali farmaci da banco. Vogliamo così bloccare, almeno in Italia, il nuovo mercato di Planned Parenthood.
Il secondo modo consiste nel far sapere a tutti quel che realmente accade, spesso a nostra insaputa. Per questo intendiamo lanciare sui social una vasta campagna di sensibilizzazione.
I costi di quest’operazione sono però ingenti, da soli non riusciamo a farcene carico. Abbiamo bisogno del tuo aiuto!
È urgente, poiché il patrimonio complessivo di Planned Parenthood ammonta a ben 2,5 miliardi di dollari.
Di questi, 792,2 milioni (pari al 40% del bilancio) provengono da finanziamenti pubblici, nonostante i tagli apportati dall’amministrazione Trump.
Secondo l’Istituto Charlotte Lozier, think tank pro-life, rispetto soltanto a 10 anni fa il numero di aborti sarebbe cresciuto del 23%.
Contemporaneamente, però, i servizi di screening e prevenzione del cancro nei centri di Planned Parenthood sono scesi del 54%, gli esami al seno del 61% ed i pap test del 54%.
In una parola, la multinazionale dell’aborto intasca più contributi provenienti da fondi federali, ma allo stesso tempo diminuisce i servizi sanitari erogati: un assurdo!
E poi, capiamoci bene su cosa intenda con tale termine…
Planned Parenthood dichiara infatti, nell’anti-lingua che le è propria, di aver speso 1.286 milioni di dollari per quelli che definisce “servizi medici”.
In realtà, con tale termine si riferisce ad aborti, programmi di “educazione” sessuale e distribuzioni di ormoni. Pazzesco!
Per aumentare ulteriormente le proprie entrate, infatti, Planned Parenthood pratica l’iniezione di farmaci “transgender” su minori, affetti da “confusione di genere”. Anziché aiutarli, li rovina!
Denunciamo tutti insieme questo ignobile e disumano eccidio. La Vita, prima di tutto!