Sì al riconoscimento giuridico del concepito!
Da ieri la Francia è il primo Stato al mondo ad aver inserito l’interruzione volontaria di gravidanza in Costituzione.
“Mon corps, mon choix”: mio il corpo, mia la scelta.
Era questa la scritta che campeggiava ieri su una Torre Eiffel
illuminata e circondata da una folla festante, dopo il voto con il quale
il Parlamento francese, riunito in seduta comune, ha approvato a larga
maggioranza l’inserimento di un nuovo comma all’art. 34 della
Costituzione, che recita così:
“La legge determina le condizioni nelle quali si esercita la libertà della donna, che le è garantita, di ricorrere all'interruzione volontaria della gravidanza”.
“In un momento in cui i diritti della donna sono minacciati in tutto il mondo”, ha osservato il presidente del Consiglio francese, Gabriel Attal, “la Francia si alza e si pone all’avanguardia del progresso”.
Caro amico e sostenitore, siamo alla più completa follia!
Non la Francia, ma chi attualmente governa questa gloriosa ed illustre nazione, ha posto da ieri lo Stato francese all’avanguardia tra i Paesi che negano il più importante diritto umano, quello che sancisce il diritto alla vita.
Tutto questo è potuto avvenire “grazie” all’iniziativa del presidente “liberale e centrista”
Emmanuel Macron – alleato in Europa di Matteo Renzi, Carlo Calenda e
dei radicali di +Europa – che ieri, al termine della votazione, non ha
esitato a scrivere: “Fierezza francese, messaggio universale”.
Ma anche – è necessario ricordarlo – con i voti della maggior parte dei parlamentari
della formazione politica de I Repubblicani (centrodestra) e del
Rassemblement National (destra) di Marine Le Pen (quest’ultima ha votato
a favore).
Il Governo italiano, alla luce di quel che è accaduto ieri, deve subito prendere l’iniziativa di presentare un disegno di legge volto a riconoscere la capacità giuridica del concepito,
modificando quindi l’attuale art. 1 del Codice civile, che subordina
l’acquisizione della capacità giuridica al momento della nascita.
Ti ricordiamo che ad inizio legislatura non sono mancati peraltro disegni di legge promossi da alcuni parlamentari della maggioranza, proprio in tal senso.
È giunto dunque il momento che l’Italia dia esempio a tutta Europa e lanci un segnale ben preciso: la vita umana va difesa sempre e comunque.
Per questo motivo abbiamo deciso di indirizzare una petizione al presidente del Consiglio Giorgia Meloni,
per chiederle che il Governo da lei presieduto si attivi sin da subito
per ottenere la modifica del primo articolo del Codice civile e
garantire al concepito la capacità giuridica.
Ti chiediamo di darci una mano e di firmare subito questa petizione. Facciamo capire alla premier che c’è un popolo che non è disposto a passare sopra a quanto è accaduto in Francia.
Ti ricordiamo che proposte di legge volti a superare la legge 194 in senso ancor più permissivo sono già state depositate in Cassazione anche qui in Italia.
Senza dimenticare che ieri il segretario di +Europa Riccardo Magi ha auspicato che l’inserimento della libertà di aborto in Costituzione costituisce “un atto di civiltà che andrebbe approvato anche in Italia”.
Non c’è un attimo da perdere, dunque, dobbiamo darci da fare!
Per questo la tua firma e la firma di ogni persona che riesci a mobilitare è di vitale importanza.
Siccome per il momento non ci sono le basi per eliminare la legge 194/1978, si inizi come primo passo a riconoscere il concepito quale persona dotata di capacità giuridica, già titolare pertanto di poteri e doveri giuridici.
Insieme, non permetteremo che l’onda di morte proveniente dalla Francia si diffonda a macchia d’olio anche in Italia, e poi chissà, anche nel resto d’Europa.
Sbarriamogli il passo e rispondiamo colpo su colpo a questi attentati contro la dignità umana, per mostrare loro che c’è un popolo che ama la vita ed è disposto a difenderla sino in fondo.