Per l’OMS le pillole abortive sono «farmaci essenziali»

Per l’OMS le pillole abortive sono «farmaci essenziali»

E' orribile!

Non abbiamo altre parole per descrivere quanto avvenuto. Anche quest’anno l’OMS-Organizzazione mondiale della Sanità ha inserito le pillole abortive tra i «farmaci essenziali».

E da quest’anno ha anche tolto l’avvertenza di usarle «solo dove legalmente consentito o culturalmente accettabile», come se fossero pronte all’uso dovunque e per chiunque.

Essenziali, capisci? Quindi disponibili in ogni momento a prezzi accessibili e tali da soddisfare, precisa l’OMS, «le esigenze sanitarie prioritarie di una popolazione».

Alla pari di antibiotici, analgesici e medicinali per le malattie croniche. Come se i bimbi non nati, nel grembo delle loro madri, rappresentassero una “patologia”.

L’elenco completo, giunto alla sua XXIV edizione, è stato pubblicato lo scorso 5 settembre ed include anche mifepristone e misoprostolo ovvero gli “ingredienti” delle pillole abortive.

Si tratta di una decisione, che disprezza e calpesta le normative in vigore in molti Paesi, nonché tale da contraddire la missione, che dovrebbe (in teoria) essere propria di un’agenzia per la Salute.

La dottoressa Ingrid Skop, vicepresidente del Charlotte Lozier Institute, è preoccupata. Ed ha ben più di un motivo per esserlo.

Le pillole abortive sono letali per il bimbo in grembo ed hanno per la madre «un tasso di complicazioni quattro volte superiore a quello dell’aborto chirurgico».

In particolare, l’esperienza dimostra come «1 donna su 5 sia destinata a patire complicazioni, mentre 1 su 20 dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico».

Un recente studio, apparso sull’American Journal of Ostetrics & Gynecology, ha rivelato come oltre un terzo delle donne, che ne ha fatto uso, non fosse preparato ai dolori e sanguinamenti patiti.

La dottoressa Skop ritiene che la decisione dell’OMS sia finalizzata all’attuazione di un «programma di controllo eugenetico della popolazione».

Ti chiediamo: fino a quando siamo disposti ad esser inconsapevoli cavie di questo programma? Per quanto ancora siamo disposti a tollerare questa deliberata ideologia di morte?

Noi crediamo che la misura sia colma e che anzi si sia oltrepassato ogni limite, rischiando di valicare un punto di non ritorno.

Non possiamo più starcene zitti! Preghiamo per la Vita ed, al contempo, agiamo in sua difesa. Come? Abbiamo almeno due strumenti efficaci per questo.

Il primo consiste, se non lo hai ancora fatto, nel sottoscrivere la petizione «Fermiamo l’aborto chimico!», promossa da Generazione Voglio Vivere.

È indirizzata al ministro della Salute, Orazio Schillaci, affinché i prodotti con effetti abortivi non vengano venduti come banali farmaci da banco.

l secondo strumento consiste nel far sapere alla gente come stiano realmente le cose. I grandi media difficilmente riportano queste notizie e, se lo fanno, le propongono in modo ideologico.

Per questo è assolutamente necessario che tu ci dia una mano a promuovere una corretta informazione e che ci consenti di lanciare una vasta campagna di sensibilizzazione in merito.

Senza una protesta decisa, ferma e concreta, l’OMS non si fermerà. Per questo ha posto l’aborto tra i mezzi per raggiungere gli «Obiettivi di sviluppo sostenibile» per benessere e “parità di genere”.

E per questo sta cercando di promuovere in tutto il mondo tale ideologia di morte, ricattando e condizionando sul piano economico soprattutto gli Stati più deboli e fragili.

Da un’OMS così, promotrice di eugenetica e sterminio di innocenti, è meglio uscire che restarne membri, seguendo la strada già indicata con chiarezza dagli Stati Uniti di Donald Trump.

Ogni vita umana salvata te ne sarà grata!

 

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