Scegli la Vita: firma per dire NO alla cultura della morte!

Scegli la Vita: firma per dire NO alla cultura della morte!

La recente approvazione da parte del Consiglio Regionale della Toscana della legge sul suicidio medicalmente assistito ha suscitato un acceso dibattito nel nostro Paese.

Questa decisione rischia di trasmettere un messaggio devastante: che la vita dei più fragili sia meno degna di essere vissuta.

È fondamentale ricordare che il nostro impegno collettivo dovrebbe essere rivolto a sostenere e proteggere chi soffre, offrendo adeguate cure palliative e supporto umano, piuttosto che proporre soluzioni che pongano fine alla vita. 

La "morte di Stato", finanziata con risorse pubbliche, non può e non deve diventare una risposta alla sofferenza. Mai!

L’Italia sta cedendo alla cultura della morte

La Toscana non è la prima, né purtroppo sarà l’ultima. 

Come abbiamo già avuto modo di raccontarti, anche la Lombardia ha già ceduto: una donna di 50 anni, affetta da sclerosi multipla progressiva, è stata il primo caso di suicidio assistito nella regione.  

Questa, purtroppo, non è una storia isolata. E’ il sesto caso in Italia e dimostra come il nostro Paese stia lentamente scivolando lungo una china pericolosa, in cui la vita viene sempre più vista come un bene sacrificabile di fronte alla sofferenza e alla malattia.

Un sistema sanitario che dovrebbe proteggere e curare sta diventando un veicolo di morte! 

È questa l’Italia che vogliamo? È questo il futuro che desideriamo per i nostri cari più deboli?

Il centrodestra blocca la legge, ma la battaglia è ancora aperta

Fortunatamente, il centrodestra ha già intrapreso azioni per bloccare temporaneamente questa legge, presentando un ricorso al Collegio di garanzia statuaria, che ha portato alla sua sospensione.

Infatti, dopo l’impugnazione delle opposizioni, il Collegio di garanzia ha fino a 30 giorni di tempo per esprimersi e, in attesa della decisione, la legge non può essere promulgata.

Ma questo è solo il primo passo. La sospensione deve diventare definitiva! Serve un’azione politica forte e determinata, perché in gioco c’è il valore stesso della vita.

Per questo, ti invitiamo a firmare subito la petizione rivolta al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinché il Governo blocchi immediatamente questa legge ingiusta e pericolosa e promuova politiche che valorizzino la vita e la dignità di ogni persona. 

La tua voce può fare la differenza. Non permettiamo che la cultura della morte prenda il sopravvento!

Una legge illegittima

Oltre a essere moralmente inaccettabile, questa normativa è illegittima, perché tratta un tema che è di competenza esclusiva dello Stato e non delle Regioni!

Il Governo ha il dovere di intervenire per impugnare questa legge davanti alla Corte Costituzionale e ristabilire il corretto equilibrio delle competenze.

Non possiamo permettere che ogni Regione legiferi autonomamente sulla vita e sulla morte, creando un pericoloso precedente che minaccia l'unità e i valori fondamentali del nostro ordinamento. 

Serve un indirizzo nazionale chiaro, forte e giusto, che tuteli la vita di ogni persona!

Serve agire subito per fermare questa deriva!

Il tempo di agire è ADESSO! Ogni secondo che passa è un passo verso un domani incerto. Se oggi restiamo a guardare, domani potrebbe essere troppo tardi.

Non possiamo permettere che la cultura della morte avanzi indisturbata. È nostro dovere costruire un’Italia che protegge e sostiene i più fragili, un’Italia che non si arrende alla logica dell’abbandono.

Firma subito la petizione indirizzata al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per rivolgerle un appello forte e chiaro: questa legge deve essere assolutamente fermata! Alziamo la voce, facciamoci sentire!

Inoltre, vogliamo lanciare una grande campagna di sensibilizzazione su Facebook per informare il maggior numero di persone della pericolosa deriva a cui stiamo andando incontro.

Più soldi riusciamo ad investire nella campagna, maggiore e più forte sarà la portata della nostra petizione, più alto il nostro grido.

Per questo, abbiamo assolutamente bisogno del tuo aiuto, per poter attuare quest’offensiva mediatica nel migliore dei modi. Contiamo su di te!

Solo uniti possiamo vincere questa battaglia e cambiare davvero le cose!

 

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