Un mese di lotte e di successi

Un mese di lotte e di successi

Lascia che ti ringraziamo personalmente.

Siamo giunti al termine di un mese davvero intenso di attività, ma adesso possiamo raccoglierne i frutti.

Permettici dunque di esporti che cosa abbiamo fatto grazie al tuo sostegno e quali risultati abbiamo raggiunto.

La ripresa dalla pausa estiva ci ha subito visti mobilitato con l’indizione di una petizione indirizzata al ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.

Abbiamo infatti scoperto che nel Contratto di Istruzione, università e ricerca è presente un articolo specifico (21), intitolato “Transizione di genere”, che introduce la cosiddetta “identità alias” per i lavoratori “gender fluid” del comparto scuola.

Ebbene, noi abbiamo chiesto al ministro di rispettare il programma elettorale e la volontà degli elettori della Lega e del centro-destra, e di rimuovere prontamente
l’articolo citato.

La petizione ha raggiunto ottimi risultati in breve tempo (se non l’avessi ancora fatto approfittane per firmarla adesso) e ci auguriamo che da parte della Lega vi sia “un'attenta opera di monitoraggio” reale, e non a chiacchiere, perché svarioni simili rischiano poi di pagarsi a caro prezzo quando ci si reca alle urne a votare.

Ma l’impegno di Generazione Voglio Vivere non si è fermato qui.

L’entusiasmo crescente e il clamore che sta riscuotendo la proposta di legge di iniziativa popolare “Un cuore che batte”, che abbiamo depositato in Cassazione nel mese di maggio, mostra che c’è un popolo che non si arrende alla cultura di morte del fronte abortista.

Questa proposta di legge prevede l’introduzione di un comma 1bis all’art. 14 della legge 194, in cui si prescrive al medico l’obbligo di far ascoltare il battito cardiaco del feto alla donna che ha deciso di procedere con l’interruzione volontaria di gravidanza, nella visita che precede l’operazione.

Nelle ultime settimane anche il vescovo di Terni, mons. Francesco Antonio Soddu, ha lodato l’iniziativa dandoci il suo appoggio.

A questo proposito, ti ricordiamo che è assolutamente importante la tua firma. Basta che fai richiesta del modulo relativo presso il tuo comune di residenza (per maggiori istruzioni operative puoi cliccare qui).

Ricorda che per approdare in Parlamento la proposta di legge deve essere sottoscritta da 50.000 firmatari entro il 7 novembre.

Dai che ce la facciamo!

Se credi però che le iniziative che abbiamo messo in campo siano terminate, beh ti sbagli di grosso.

Perché la petizione che ha riscosso più successo e che a breve consegnerò direttamente al ministro per la Famiglia Eugenia Roccella, è quella che si oppone al superamento della legge 194, rendendo di fatto l’aborto un diritto senza limiti, come richiesto dai Radicali e dalle femministe di “Non Una di Meno”.

E c’è da scommettere che tra poco una proposta simile verrà avanzata all’interno delle aule parlamentari. Ecco il motivo per cui abbiamo preso l’iniziativa di mettere “i puntini sulle i”.

Ci provassero: gli daremo del filo da torcere!

Infine, giusto ieri abbiamo lanciato una terza petizione indirizzata al neo direttore dell’Istituto Superiore di Sanità, Rocco Bellantone, per chiedergli di ritirare le nuove linee guida LGBTQ dell’Osservatorio sulla Medicina di Genere.

Secondo quest’ultime, infatti, i medici devono invitare i MINORI con dubbi sulla loro identità a rivolgersi alle “associazioni LGBTQ del territorio”, cioè a organizzazioni radicali e politiche che non vedono l’ora di fare dei bambini nuovi attivisti pro LGBTQ.

Ti ricordo che è ancora attiva e sta dando ottimi risultati, anche la campagna “Un aiuto per la vita”: un modo per contrastare la cultura di morte che imperversa nella nostra società con un gesto concreto, pratico ed efficace, sostenendo economicamente il Centro di Aiuto alla Vita di Abbiategrasso-Magenta.

Oltre a queste iniziative, negli ultimi mesi ci siamo inoltre occupati anche di eutanasia e dell’emergenza sociale della pornografia, specialmente tra i minori.

Battaglie che, insieme a te, ci vedranno impegnati nei mesi a venire, perché entrambe si stanno trasformando sempre più vorticosamente in delle vere e proprie emergenze sociali.

Ecco perché bisogna agire al più presto informando e mantenendo alta l’attenzione!

Tutte queste iniziative e battaglie che hai potuto leggere hanno potuto avere luogo SOLTANTO GRAZIE A TE.

Non potremmo mai ringraziarti abbastanza per ciò che ci hai permesso di fare.

Speriamo di avere almeno in parte ripagato le tue aspettative.

Ciò di cui puoi star sicuro, però, è che ce l’abbiamo messa tutta e il riscontro esterno del lavoro svolto può farci ritenere soddisfatti di quanto fatto sinora.

D’altra parte, però, siamo perfettamente coscienti che se ci fermassimo adesso, tutto questo lavoro sarebbe stato vano.

Perché noi siamo nati in un tempo profondamente malato moralmente e psicologicamente: sazio di cibo probabilmente, ma affamato di buon senso.

Noi dobbiamo testimoniare a queste generazioni, che senza il primato della vita, della famiglia e della libertà educativa, senza quei principi non negoziabili che sono alla base “di una retta concezione della persona” (Benedetto XVI), non vi è alcun futuro.

Mettiamocelo bene in testa!

Per questo motivo ti ringraziamo enormemente della mano che ci hai dato e ti invitiamo a sostenere ancora le nostre iniziative, petizioni, battaglie in difesa dei principi non negoziabili.


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