Soddisfazioni da condividere con te

Soddisfazioni da condividere con te

Oggi ti scriviamo qualche riga per comunicarti i risultati raggiunti e, con l’occasione, esprimerti il nostro sincero ringraziamento per quanto hai fatto in favore della vita, della famiglia e della libertà educativa in questi primi mesi del 2024.

L’inizio del nuovo anno ci ha visti sin da subito impegnati a contrastare la piaga dell’eutanasia e del suicidio assistito, sull’onda di quanto è avvenuto in Veneto e di quanto avverrà in Lombardia.

Per un soffio, infatti, non è passato al Consiglio regionale del Veneto la proposta di legge dei radicali sulla piena regolarizzazione del suicidio assistito, nonostante il favore espresso dal presidente di regione leghista Luca Zaia.

Non potevamo restare inerti dinanzi a quanto stava accadendo, e così Generazione Voglio Vivere si è da subito mobilitata indicendo una petizione indirizzata al ministro della Salute Orazio Schillaci, chiedendogli di concentrare impegno, risorse ed energie “nello sviluppo di un sistema dedicato a coloro che affrontano gravi difficoltà, trattando pazienti e famiglie con la massima dignità e rispetto”.

“Le cure palliative rappresentano l’alternativa compassionevole per chi affronta malattie gravi – scrivo nella petizione –. Con tali servizi già implementati in numerosi Paesi e in alcune Regioni italiane, non vi è alcun motivo per cui l’Italia non possa istituire un efficace sistema di cure palliative a livello nazionale”.

Vogliono venderci a tutti i costi la soluzione della “morte facile” , ma io non ci sto a questa logica assurda e vergognosa!

Con la morte non si risolvono le situazioni critiche, semmai si sceglie la resa. È inaccettabile!

Grazie alla tua firma e a quelle di tanti altri, abbiamo raggiunto oltre quattromila firme in pochissimi giorni, e ti assicuriamo che continuano a crescere giorno dopo giorno.

Se non l’avessi fatto, ti invitiamo subito a firmare, per mostrare ai politici che c’è un popolo che controlla il loro operato e saprà farsi valere alle urne, soprattutto in caso di tradimento o defezione.

Oltre alla battaglia contro il suicidio assistito e l’eutanasia, Generazione Voglio Vivere si è prontamente attivata segnalando un incredibile cortocircuito governativo, che ha come protagonista l’INPS, il massimo ente previdenziale italiano.

Il 25 gennaio 2024 il Tribunale di Bergamo ha condannato l’INPS a modificare il proprio sistema informatico, affinché fosse consentito anche alle coppie omosessuali inviare la domanda per ottenere i congedi genitoriali (la richiesta è infatti possibile farla soltanto online).

Per comprendere meglio questo “astuto” e soltanto apparente pasticcio, leggi di seguito cosa scrivevamo nel testo di presentazione della petizione indirizzata alla commissaria straordinaria dell’INPS, dott.ssa Micaela Gelera.

“Come possono le coppie omosessuali fruire del congedo parentale quando l’ordinamento italiano non riconosce la genitorialità di una coppia omosessuale?

(…) qualcosa proprio non va, e non ci vuole un genio per capirlo. La decisione del Tribunale di Bergamo è semplicemente inspiegabile.

Sembra che si voglia forzare la mano ad andare in una direzione contraria a quanto prevede la legge dello Stato.

Oltretutto, a danno delle casse pubbliche e dei contribuenti italiani”.

Hai capito l’antifona?

Siccome il Parlamento non interviene in materia, siccome in Italia le coppie omosessuali non possono fruire del congedo parentale, in quanto l’ordinamento italiano non riconosce la loro genitorialità (e vorrei ben dire)…

… ecco che allora si ricorre a questi escamotage per forzare le cose, trucchetti – ripeto – che non hanno alcuno, ma proprio alcun fondamento.

Secondo te potevamo stare inermi davanti a tutto questo?

Ovvio che no! Come ti dicevamo, abbiamo inviato una petizione di protesta indirizzata alla commissaria straordinaria dell’INPS, affinché prendesse immediati provvedimenti contro questa inspiegabile decisione.

Anche in questo caso abbiamo raccolto quasi 4000 firme in pochissimi giorni!

Ti invitiamo a firmare, qualora non l’avessi ancora fatto, per far capire ai piani alti con chi hanno a che fare.

Grazie al tuo impegno stiamo contribuendo a far capire all’opinione pubblica e alla politica che c’è un popolo che ama la vita, la famiglia e la libertà educativa e che è disposta a lottare per esse e a non indietreggiare.

Ci attenderanno grandi e gravi sfide nei prossimi mesi; ti possiamo assicurare, tuttavia, che se tu sarai al nostro fianco, insieme riusciremo a bloccare questa ondata nichilista che sembra pervadere la società.

I segnali di risveglio nell’opinione pubblica non mancano, ma occorre ancora combattere a lungo per riuscire a scorgere qualche risultato di un certo rilievo, come è accaduto negli Stati Uniti.

Per questo ti chiediamo di aiutarci in questa battaglia. Sappi che senza il tuo aiuto non potremmo resistere a lungo, anche perché non abbiamo potentati alle spalle e i pochi mezzi di cui dispongo ce li fornisci unicamente tu.

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